Una ricerca condotta da AOL e National Cyber Security Alliance evidenzia risultati allarmanti in quanto a capacità dell’utente medio del Web nel mantenere un certo regime di sicurezza sul proprio PC. Il sondaggio è stato condotto grazie alla collaborazione di 329 volontari ed un primo risultato evidenzia subito il trend generale degli esiti dell’analisi condotta: l’80% dei PC ha avuto almeno una infezione.
L’aspetto più preoccupante emergente dai dati è la radicata mancanza di una nozionistica di base: la maggior parte degli utenti ha un antivirus installato (85%, soprattutto grazie alle preinstallazioni all’acquisto) ma i due terzi del campione non ha mai aggiornato il sistema di protezione. Anzi, molti (58%) non distinguono neppure un antivirus da un firewall, ignorando dunque completamente le funzionalità dell’uno e dell’altro.
Tra i dati raccolti emergono poi situazioni isolate che possono tranquillamente essere definite drammatiche: sul PC di un utente facente parte del campione interrogato sono stati registrati ben 92 virus, mentre su un altro PC si è registrata l’incredibile quantità di 1059 unità tra spyware e adware.
Nonostante tutto ciò, un’ampia maggioranza degli interrogati (63%) si è detta sicura dello stato di salute del proprio sistema e guarda con una certa tranquillità al proprio regime di sicurezza. Il tutto si fa oltremodo preoccupante se si considera che l’84% degli utenti dichiara di avere sul pc dati sensibili, facili e preziose informazioni dunque alla mercé di malintenzionati.
Anche se a molti potrà sembrare cosa futile, la NCSA ha pubblicato un decalogo con i 10 consigli più importanti da seguire per garantire una certa sicurezza al proprio sistema (i dati del sondaggio confortano chi crede nell’utilità di tali pubblicazioni). Tra i consigli si annoverano un regolare aggiornamento del sistema operativo in possesso, un regolare backup, un regolare aggiornamento dei software antivirus, l’uso di password non facilmente identificabili: semplice, ma evidentemente non così ovvio.