Nelle ore che sembrano poter anticipare l’arrivo di una notifica dall’Agenzia delle Entrate negli uffici italiani di Google, relativa ad una sanzione da oltre 300 milioni di euro, si torna a parlare della stretta di mano siglata dalla divisione britannica del gruppo con il Fisco UK. La notizia è dei giorni scorsi: bigG ha scelto di versare nelle casse di Sua Maestà una somma pari a 130 milioni di sterline (o circa 172 milioni di euro).
In questo modo l’azienda californiana pone fine ad una controversia durata diversi anni e relativa a imposte non pagate nel territorio, in un periodo di dieci anni iniziato nel 2005. Questione chiusa? Niente affatto. Oggi si torna a parlarne, poiché pare che la Commissione Europea abbia intenzione di avviare un’indagine sull’accordo, etichettandolo come “aiuto di stato illegale”. Il nodo della discussione è presto spiegato: Google potrebbe aver ottenuto un trattamento di favore o comunque più vantaggioso rispetto a quello che sarebbe spettato ad aziende con dimensioni e fatturato inferiori.
Il commissario Margrethe Vestager è intervenuta ai microfoni del programma BBC Radio 4, lasciando trapelare l’intenzione di avviare un’indagine nel caso in cui verrà ricevuta una denuncia formale. Queste le sue parole, in forma tradotta.
Se dovessimo trovare qualcosa di cui preoccuparci, se qualcuno dovesse scriverci per dire che non tutto è stato fatto come si dovrebbe, allora daremo un’occhiata.
La segnalazione non ha tardato ad arrivare: Stewart Hosie, leader dello Scottish National Party, ha inviato una documentazione in cui si chiede un approfondimento su quanto accaduto. Lo scopo è accertare che al motore di ricerca non sia stato riservato un trattamento di favore.
I lavoratori, così come le piccole e medie imprese, non si possono permettere il lusso di negoziare l’importo delle tasse da pagare. È necessaria una verifica indipendente per accertare che a Google non sia stato concesso questo privilegio.
Una conferma è poi giunta da un portavoce della Commissione Europea, che attraverso le pagine di Reuters dichiara di aver ricevuto la segnalazione e comunica l’intenzione di procedere all’analisi delle modalità con le quali si è giunti a stabilire la cifra da versare.
In merito alle imposte per Google in UK, la Commissione conferma di aver ricevuto una lettera da un membro dello Scottish National Party inerente al tema. La Commissione prenderà in considerazione i problemi sollevati, così come farà con tutte le lettere ricevute dalle parti interessate.