Indagine antitrust, Satya Nadella vola in Cina

Il CEO avrebbe pianificato un viaggio per fine settembre. Nadella potrebbe incontrare i funzionari che hanno avviato l'indagine antitrust su Microsoft.
Indagine antitrust, Satya Nadella vola in Cina
Il CEO avrebbe pianificato un viaggio per fine settembre. Nadella potrebbe incontrare i funzionari che hanno avviato l'indagine antitrust su Microsoft.

Un mese fa, circa 100 funzionari della State Administration for Industry and Commerce (SAIC) hanno fatto irruzione nelle sedi Microsoft di Beijing, Shanghai, Guangzhou e Chengdu. Una settimana dopo, sono state ispezionate anche le sedi di Liaoning, Fujian and Hubei. Lo scopo ufficiale dell’indagine antitrust è verificare la correttezza dei dati relativi alle vendite in Cina. Reuters riporta oggi che Satya Nadella visiterà il paese asiatico entro fine settembre.

Non è chiaro se il CEO dell’azienda di Redmond incontrerà i rappresentanti del governo cinese nel corso della sua visita o se cercherà di risolvere i problemi con l’autorità antitrust. Un portavoce di Microsoft, contattato da Reuters, non ha voluto rilasciare nessun commento sulla questione. Tuttavia, non è difficile ipotizzare i motivi per cui Nadella ha pianificato il viaggio. La Cina è un mercato molto importante, quindi è necessario trovare le soluzioni più idonee per incrementare i profitti. La pirateria digitale è molto diffusa e la recente decisione di abbandonare Windows avrà sicuramente ripercussioni negative sul bilancio aziendale.

Secondo il SAIC, Microsoft potrebbe aver violato le leggi antitrust vigenti. Sembra che le indagini siano focalizzate sull’integrazione di Internet Explorer e Media Player in Windows. Come già successo in Europa e negli Stati Uniti, la software house di Redmond potrebbe essere accusata di abuso di posizione dominante e di ostacolare la concorrenza. Alcune aziende locali hanno infatti segnalato problemi di compatibilità con Windows e Office.

Zhang Mao, dirigente del SAIC, ha sottolineato che Microsoft non è l’unica azienda sotto indagine. Sotto le lente dell’autorità ci sono anche società che lavorano nei settori del turismo, delle assicurazioni e del tabacco.

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