Già oggi è possibile ascoltare la musica in streaming di Spotify da pressoché qualsiasi postazione: dal computer mentre ci si trova al lavoro in ufficio, in mobilità con le applicazioni disponibili per smartphone e tablet, sui televisori, in automobile e attraverso gli speaker wireless. Tutto questo sembra non essere sufficiente al gruppo svedese, come suggeriscono due inserzioni di lavoro pubblicate online e scovate nei giorni scorsi.
A quanto pare, Spotify è alla ricerca di due nuove figure professionali da integrare nel proprio organico: un “Sr Product Manager-Hardware” e un “Product Manager – Voice”, stando a quanto si legge negli annunci. La descrizione lascia poi ipotizzare che il progetto hardware in cantiere sia legato alla realizzazione di un dispositivo indossabile dedicato proprio all’ascolto dei brani in mobilità. Forse uno smartwatch, con pieno supporto garantito per l’interpretazione e l’esecuzione dei comandi vocali. Oppure un altoparlante smart sullo stile di Amazon Echo o Google Home.
Difficile, al momento, capire quali siano le reali intenzioni del gruppo. L’obiettivo sembra comunque essere quello di rafforzare la propria posizione di leadership all’interno di un mercato in cui le alternative di certo non mancano e nel quale si stanno per affacciare nuovi protagonisti. Proprio ieri si è parlato di Xstream, una piattaforma che vede il leggendario rocker Neil Young come fondatore e promotore, che baserà la propria offerta sulla qualità della riproduzione. Tutto questo senza contare i vari Apple Music, Google Play Musica, Deezer, Tidal, Pandora ecc.
Nei giorni scorsi, per guadagnare consensi e nuovi fedeli tra i più giovani, Spotify ha portato anche in Italia la possibilità per gli studenti di sottoscrivere un abbonamento Premium al prezzo mensile di soli 4,99 euro, la metà rispetto a quanto normalmente richiesto. Un’iniziativa già messa in campo in passato in altri territori e che sembra essere stata ben accolta dai suoi destinatari.