Indossabili, Fitbit è leader ma Xiaomi si avvicina

Fitbit occupa ancora il primo posto nel top 5 dei produttori di indossabili, ma Xiaomi è in crescita nonostante offra i prodotti esclusivamente in Cina.
Indossabili, Fitbit è leader ma Xiaomi si avvicina
Fitbit occupa ancora il primo posto nel top 5 dei produttori di indossabili, ma Xiaomi è in crescita nonostante offra i prodotti esclusivamente in Cina.

Fitbit rimane l’indiscusso leader mondiale dei dispositivi indossabili, ma la percentuale maggiore di crescita è quella registrata da Xiaomi. Anche gli altri tre produttori inclusi nella top 5, ovvero Apple, Samsung e Garmin, hanno incrementato il loro market share. In base ai dati pubblicati da IDC, nel 2015 sono stati consegnati 78,1 milioni di wearables con un incremento del 171,4% rispetto all’anno precedente.

Durante l’ultimo trimestre del 2015, che comprende il periodo natalizio, sono stati consegnati 27,4 milioni di indossabili contro i 12,1 milioni dello stesso periodo del 2014 (+126,9%). La crescita a tripla cifra evidenzia un chiaro interesse nei confronti di questa tipologia di prodotti. La disponibilità di numerosi modelli con estetica ricercata e funzionalità esclusive potrebbe convincere gli utenti a sostituire gli orologi tradizionali e, in alcuni casi, anche lo smartphone. L’unico difetto rimane l’autonomia (tranne qualche rara eccezione). IDC prevede inoltre una maggiore diffusione di altri indossabili smart, come occhiali, scarpe e vestiti.

Fitbit occupa saldamente il primo posto con 8,1 milioni di unità consegnate nel quarto trimestre (+52,8%). L’azienda di Cupertino offre un unico prodotto (Apple Watch), ma ha raggiunto il secondo posto con 4,1 milioni di unità. In terza posizione si colloca Xiaomi con 2.7 milioni di unità (+258,5%), distribuite principalmente in Cina. Più distanti, invece, Samsung e Garmin con 1,3 milioni (+65) e 1 milione di unità (+48,2%), rispettivamente.

La top 5 annuale è guidata da Fitbit (21 milioni), seguito da Xiaomi (12 milioni), Apple (11,6 milioni), Garmin (3,3 milioni) e Samsung (3,1 milioni). In questa classifica spicca il risultato dell’azienda cinese: +951,8% rispetto al 2014. I dati pubblicati da IDC mettono in evidenza un altro fatto importante: nei primi cinque posti non c’è nessun produttore che realizza dispositivi Android Wear. Samsung ha ormai abbandonato il sistema operativo Google per investire su Tizen.

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