Google annuncia l’introduzione dell’ennesima novità riguardante il motore di ricerca. Si tratta questa volta di una funzionalità pensata appositamente per chi interroga l’immenso database di bigG alla ricerca di informazioni sui medicinali. Premettendo che l’autodiagnosi online non può essere considerata sostitutiva alla consultazione di un medico, è innegabile che negli ultimi anni il numero di utenti che si affidano al Web per capire la causa dei propri sintomi sia in costante aumento. Appresa questa tendenza, il team di Mountain View ha deciso di venire loro incontro, visualizzando dettagli riguardanti i farmaci direttamente nelle SERP, ovvero le pagine dei risultati.
Come annunciato con un intervento pubblicato sul blog ufficiale, nei giorni scorsi Google ha iniziato a mostrare informazioni sulle medicine in commercio ogni volta che viene rilevato il nome di un prodotto farmaceutico nelle query inviate dagli utenti. In questo modo è possibile sapere quali sono i benefici derivanti dalla sua assunzione, gli effetti collaterali, le alternative disponibili, il principio attivo e tutti i nomi con i quali è distribuito.
Il tutto senza dover accedere a un sito esterno, con l’affidabilità dei dati garantita dalla loro provenienza: si tratta di indicazioni redatte direttamente da istituti governativi come U.S. FDA (Food and Drug Administration) e National Library of Medicine. Una sorta di bugiardino dentro il motore di ricerca, che va a integrarsi perfettamente nel progetto Knowledge Graph, lanciato da Google per rendere ancora più semplice e immediato l’accesso alle informazioni cercate dagli utenti. Va comunque specificato che la novità è al momento limitata agli Stati Uniti e richiederà del tempo prima di essere estesa al resto dei territori.
Il rapporto tra bigG e la medicina sembra farsi sempre più stretto. Proprio la scorsa settimana si è parlato dell’iniziativa messa in campo da due ricercatori della National Academy of Science, che incrociando le query inviate dagli internauti con la loro provenienza geografica punta a prevedere l’insorgere dei focolai d’influenza con largo anticipo, così da mettere a disposizione vaccini e cure adeguate in tempo utile per tenere sotto controllo l’epidemia.