Infratel ha annunciato di aver completato il monitoraggio delle Aree Grigie e Nere. La società del Ministero dello sviluppo economico ha quindi portato a termine l’aggiornamento della mappa di copertura del territorio italiano, già recensita in altre occasioni come in passate consultazioni.
Il dato più rilevante è il seguente:
I civici “neri” (con presenza di almeno 2 infrastrutture distinte) che sono attualmente in grado di erogare servizi Over 100 Mbit/s, e che evolveranno ad almeno 1 Gbit/s, sono il 32,7% dei civici messi a consultazione.
Le Aree Grigie e Nere oggetto di questo nuovo monitoraggio altro non sono che zone del Paese in cui gli operatori hanno già realizzato opere infrastrutturali o dove intendo farlo nel giro dei prossimi 3 anni. Uno degli obiettivi di questo nuovo monitoraggio era quello di verificare possibili ulteriori interventi pubblici previsti nella “Strategia Italiana per la Banda Ultralarga”.
Monitoraggio Infratel, dettagli
L’operazione è iniziata il 18 Gennaio e si è conclusa il 15 Maggio 2019. Gli operatori coinvolti hanno fornito tutti i dati degli indirizzi civici (19,8 milioni), ricadenti nelle Aree Grigie e Nere in 4.250 comuni italiani per 25,8 milioni di unità immobiliari. I rimanenti 12 milioni di indirizzi civici, in oltre 6.700 comuni italiani sono oggetto dell’intervento pubblico nelle cosiddette Aree Bianche.
Quanto emerso è molto interessante. La copertura di rete realizzata nel 2018 è stata inferiore a quanto emerso nelle consultazioni precedenti. In particolare, la copertura a fine 2018 è pari al 78% di quella prevista dalla consultazione effettuata nel 2015. Questo significa che complessivamente non risultano coperti al 2018 circa 3,2 milioni di indirizzi civici.
Per la conclusione del processo di consultazione sarà richiesto, come da orientamenti europei, che gli operatori sottoscrivano specifici accordi contrattuali con gli impegni di copertura dichiarati.
Infratel avvierà inoltre tavoli tecnici con gli operatori per le aree dichiarate coperte con tecnologie FWA e VDSL con velocità di connettività maggiore di 100 Mbps per gli approfondimenti tecnologici.