Una “scatola nera” per ogni cittadino: proprio nel Regno Unito, patria di Orwell e dei suoi allarmanti romanzi, sembra che in questi giorni si stiano gettando le basi per una clamorosa riforma dai risvolti altamente invasivi per la popolazione.
Il Ministero dell’Interno britannico, infatti, sta mettendo a punto una serie di pesanti modifiche sul sistema di controllo delle comunicazioni, e pare che la strada seguita sia quella di voler registrare ogni mail e sito Internet visitato da ciascun cittadino.
L’inquietante scenario, riportato dal quotidiano inglese The Independent, è ovviamente oggetto di forti contrasti nel quadro politico dell’isola, e lo stesso ministro dell’interno, “mrs. Jacqui Smith”, si guarda bene dal fornire una conferma ufficiale di queste voci.
Quel che trapela dagli uffici del Ministero è semplicemente che c’è l’intenzione di tornare a una situazione di controllo quale era prima dell’avvento di Internet e delle telecomunicazioni in genere. Ma è stato fatto giustamente notare che un tale controllo oggi usufruirebbe di ben altri mezzi e si tradurrebbe in una invasività in definitiva intollerabile sulla privacy dei cittadini.
Certo, le preoccupazioni, in massima parte di stampo terroristico, del Governo d’Oltremanica sono comprensibili, ma è auspicabile che non si arrivi davvero a legalizzare l’uso indiscriminato di strumenti che, per curare un male, rischierebbero di provocarne uno per certi versi altrettanto grave.