Iniziare a sviluppare per Maemo senza fatica

Iniziare a sviluppare per Maemo senza fatica

Il primo è più difficile compito per chi si avvicina alla programmazione per dispositivi mobili è l’installazione dell’ambiente di sviluppo. Passo obbligatorio da compiere, spesso, in quella fase in cui mancano ancora le conoscenze per comprendere le funzioni dei tool di cui viene richiesta l’installazione, gli strani nomi che diventeranno poi punti di riferimento man mano che si imparano nuove cose, le configurazioni ideali per fa funzionare l’editor e per testare il programma sull’emulatore.

Anche Maemo, il sistema operativo basato su GNU/Linux ed equipaggiato nei device della serie Nokia Internet Table, non fa eccezione. Nonostante una community molto attiva e competente, soluzioni semplici e chiavi in mano per preparare il proprio ambiente di sviluppo non sono disponibili, anche se qualche tutorial aiuta sempre.

Ma quando le licenze con cui sono rilasciati tutti i tool necessari allo scopo permettono la libera ridistribuzione, si viene a creare l’alternativa della macchine virtuali già configurata e pronta all’uso, che dal mio punto di vista è una strategia indolore, veloce e vincente. Maemo SDK VMWare Appliance, come dice il nome, fa proprio questo: fornire un’immagine VMWare pronta all’uso, con tanto di ambiente di sviluppo ed emulatore compreso. Il tutto usabile su qualunque sistema operativo si abbia installato nel proprio PC.

Prendiamo come esempio Windows Mobile, dove tra versioni di Visual Studio, SDK da scaricare e installare, progetti da selezionare, funzionamento del Device Emulator Manager e altro, un amico che aiuti nelle prime fasi è sempre ben gradito. Se usate Linux o Mac OS X c’è poco da fare, dovete in qualche modo avere un’installazione di Windows funzionante. Situazioni simili si vivono anche per Eclipse, J2ME e altri.

Con la Maemo SDK VMWare Appliance invece, basterà lanciare il player VMWare (esistente per sistemi Linux, Windows, MacOS) e in pochi secondi avrete la vostra developer-box pronta all’uso, con già presenti e configurati Eclipse 3.3.2 con i plugin CDT 4.0.2, PyDev 1.3.17 ed ESbox 1.4 e l’ultima versione di Maemo, la 4.1 (Diablo).

Unici requisiti richiesti per l’appliance, arrivata alla versione 0.8, sono circa 10 GB di spazio libero sul proprio hard disk, il download di 1,38 GB di macchina virtuale e un paio di giga di RAM per ospitare senza complicazioni il tutto.

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