La privacy è un bene prezioso, specialmente per i cittadini britannici. Lo sa bene Google, che nel corso degli ultimi giorni ha dovuto affrontare non poche critiche per il lancio del suo Street View in circa 25 centri urbani della Gran Bretagna. Il servizio per visualizzare le immagini di strade e vie a 360 gradi fornito con Google Maps non è stato accolto molto positivamente da alcuni cittadini britannici, che hanno richiesto la rimozione di numerose fotografie ritenute potenzialmente lesive della loro privacy.
Street View ha compiuto ufficialmente il suo debutto in Gran Bretagna nella giornata di giovedì scorso, destando in meno di 24 ore le proteste di numerosi cittadini. Durante la scansione delle strade, le fotocamere del motore di ricerca hanno infatti fotografato particolari scene di vita quotidiana come un uomo visibilmente ubriaco intento a restituire in strada parte dell’alcol ingurgitato, un tizio sulla soglia di un sexy shop nei pressi di Soho e un uomo appena tratto in arresto dalle forze di polizia durante una manifestazione nell’area settentrionale di Londra. Personaggi resi in parte irriconoscibili grazie al parziale offuscamento dei volti operato da Google su ogni singola immagine di Street View, ma probabilmente identificabili da parenti e conoscenti.
«Quando abbiamo lanciato il servizio, abbiamo spiegato quanto prendiamo sul serio tale funzionalità e quanto sia semplice chiedere la rimozione delle immagini. Abbiamo ricevuto alcune richieste di rimozione nel corso delle ultime 24 ore, ma meno di quanto ci aspettavamo. Ci sono tutti gli strumenti necessari per consentire agli utenti di rimuovere le fotografie che non gradiscono. Siamo felici che tali risorse funzionino adeguatamente» ha dichiarato un portavoce di Google, senza però comunicare il numero preciso di fotografie fino a ora rimosse da Street View.
L’Information Commissioner’s Office (ICO), l’ente britannico che vigila sul trattamento e la protezione dei dati personali online, ha assicurato la massima attenzione sul tema, invitando gli utenti a segnalare qualsiasi anomalia riscontrata nel servizio di informazioni geografiche da poco introdotto nel paese da Google. «L’ICO è contento che Google abbia messo in atto sistemi di sicurezza adeguati per preservare la privacy e la sicurezza degli utenti. Gli individui che hanno protestato con Google e ritengono di non aver ricevuto risposte soddisfacenti potranno rivolgere le loro proteste all’ICO» ha dichiarato un portavoce dell’ente di controllo britannico, riaffermando l’impegno a livello istituzionale per preservare la riservatezza dei cittadini britannici.
In quasi tutti i paesi in cui è stato lanciato, nelle sue prime fasi di vita Street View ha ricevuto non poche critiche da parte delle associazioni attive nella tutela della privacy. Offuscando volti e targhe automobilistiche, Google ha cercato di rendere più sicuro e meno invadente il suo servizio, senza però spegnere definitivamente le polemiche. Il sistema automatico per nascondere volti e targhe viene talvolta tratto in inganno dalle immagini e lascia così in evidenza dati sensibili, potenzialmente lesivi della riservatezza degli utenti fotografati dalle fotocamere di Mountain View. Benché la versione britannica di Street View sia attiva da pochi giorni, il problema sembra essere particolarmente sentito in Gran Bretagna dove per tradizione il diritto alla privacy è fortemente sentito dai cittadini.