Il presente ed il futuro dell’editoria sono ormai inevitabilmente intrecciati con il mondo digitale. Se per il momento sono principalmente i quotidiani e le opere letterarie ad affrontare la transizione verso il formato elettronico, nei prossimi anni sarà il turno dei libri di testo. Inkling, startup che vuole giocare il ruolo di pioniere nel settore, ha già iniziato a muovere i primi passi grazie ad alcuni accordi con importanti case editrici.
In particolare, Inkling si occuperà di trasformare libri di testo della McGraw-Hill e della Pearson da cartacei a digitali, sostituendo alla carta stampata il display dei dispositivi mobile e all’inchiostro una lunga serie di bit. Sebbene il mercato offra numerose soluzioni, quanto pensato dalla società risulta essere fortemente connesso al mondo Apple: Inkling vuole infatti realizzare versioni per iPad dei libri di testo, arricchendoli di contenuti aggiuntivi in grado di offrire un’esperienza d’uso che il libro cartaceo non può offrire.
Per contenuti aggiuntivi il gruppo non intende solo l’inserimento di una quantità maggiore di materiale didattico all’interno dei testi, ma una serie di importanti strumenti con i quali i lettori potranno interagire. Matt MacInnis, presidente esecutivo della startup con sede a San Francisco, ha infatti evidenziato che quanto svolto da altre aziende operanti nello stesso settore sia stata una semplice riedizione dei supporti didattici in formato PDF, con al più l’aggiunta di nuovo materiale. Inkling vuole invece realizzare delle vere e proprie app per iPad, pensate in funzione del libro per le quali saranno costruite, collaborando con gli autori dei testi per creare un prodotto di nuova fattura. Se attualmente il gruppo ha già pubblicato 14 libri elettronici, per il futuro pensa di arrivare almeno a quota 100 entro pochi mesi.
Il passaggio dal formato cartaceo a quello elettronico non sarà però semplice, data la natura per diversi aspetti differente dei due mezzi, ciascuno con pregi e difetti che rappresenteranno i pesi da porre sulla bilancia che deciderà verso quale delle due soluzioni si orienterà il futuro dell’editoria didattica. La trasformazione dei libri di testo nelle rispettive versioni elettroniche potrà fornire nuovi strumenti agli studenti di tutto il mondo, permettendo loro, ad esempio, di interagire con filmati ed animazioni in grado di far comprendere in maniera più semplice concetti apparentemente ostici. La strada è ancora lunga e la velocità di percorrenza ancora piuttosto bassa per pensare ad una rivoluzione a breve termine. La direzione è però ormai segnata e l’ingente investimento di McGraw-Hill e Pearson (si parla di diversi milioni di dollari) ne sono la conferma.