La tecnologia va in passerella. Con sé porta un carico di significati, fungendo da simbolo: la tecnologia che veicola innovazione e che trasmette un senso di viscerale dinamismo in un mercato costretto a camminare da sempre in bilico tra l’estrema omologazione e l’estrema diversificazione.
Moda come eleganza, eleganza come modo di vivere: l’abito come modo di essere e di apparire, insomma, e se il luogo comune vuol dividere i due aspetti in virtù di una visione più etica della vita, in realtà è questa la regola a cui si è pronti a rispondere non appena una serata mondana, un pomeriggio di shopping o un’uscita con gli amici si avvicinano.
Se è ormai innegabile il fatto che lo smartphone sia parte integrante dell’immagine che la persona trasmette di sé nel mondo reale, diventando un tutt’uno con accessori più tradizionali quali borsa, cravatta, portafoglio o braccialetti, è altrettanto vero che parte di questo contenuto valoriale è insito nella tecnologia contenuta nel dispositivo e non soltanto nel suo colore, nel suo display e nel suo design. Avere pertanto nella borsa un tablet, un e-reader o uno smartphone, significa raccontare qualcosa di sé; significa anche poterlo raccontare altrove, grazie a un contatto diretto con il mondo online; significa trasferire sulla tecnologia parte del racconto che la propria immagine trasmette circa la propria persona.
Se la tecnologia sale in passerella non c’è dunque da stupirsi: il ponte che unisce la moda all’innovazione è una delle dinamiche in grado di regalare ulteriore contenuto significativo al soggetto che sfila e all’abito che indossa. Il brand protagonista viene a raccogliere, oltre a nuova visibilità, anche significati precisi che regalano sfumature al senso artistico che l’alta moda è in grado di trasmettere. Due esperimenti nel giro di poche ore:
Nokia e Fyodor Golan
Il primo esperimento vede il marchio Fyodor Golan in passerella a Londra assieme a Nokia con una gonna speciale disegnata da Fyodor Podgorny e Golan Frydman, costruita grazie a 35 smartphone Nokia Lumia 1520 che la colorano in sincronia. La luminosità del display, l’ampiezza dello stesso e l’uso coordinato dei colori consentono di trasmettere l’idea desiderata, sfruttando il phablet per arricchire le potenzialità espressive a disposizione.
Le immagini sugli schermi con il movimento della gonna cambiano colore e, grazie ad un’apposita app, regalano effetti sfavillanti che in sinergia con i movimenti del capo indossato riproducono la reale delicatezza dei tessuti.
La struttura sulla quale sono stati agganciati i Lumia 1520 è stata realizzata con stampa 3D e taglio laser, potendo così arrivare in tempi rapidi alla realizzazione di un progetto di sicura complessità. La finalità era quella di arrivare a un prototipo in grado di adattarsi ai cambiamenti quotidiani di chi la indossa, utilizzando gli elementi espressivi degli schermi della struttura, le immagini scattate con il Lumia 1520 e le notizie live in arrivo sullo smartphone. Il risultato è infine quanto auspicato dai designer della gonna “Lumia”:
Nella collezione Autunno Inverno 2014 abbiamo giocato con il contrasto tradizione-tecnologia. Crediamo si possa creare pressoché qualsiasi cosa che sfidi le leggi di gravità. Il colore cambia a seconda del movimento della gonna e l’idea di rendere gli schermi reattivi al mondo circostante attraverso fotografie e video rappresenta una novità assoluta
D’accordo anche Matt Wade, socio fondatore dello studio Kin (protagonista della realizzazione del concept: «È un territorio nuovo ed emozionante, che allarga i confini di ciò che è possibile fare nel settore della moda, del design e della programmazione».
Google e Fendi
Poche ore più tardi è il turno di Fendi, in questo caso mano nella mano con Google e Parrot. Se in questo caso non è direttamente la tecnologia a salire in passerella, la collaborazione porta però avanti un forte contenuto innovativo grazie a due elementi che andranno a permeare direttamente il modo in cui la sfilata Moda Donna Milano autunno/inverno 2014-2015 verrà vista, goduta e vissuta.
Il primo è nella presenza di quadricotteri AR.Drone 2.0 Parrot sulla passerella: grazie alle microcamere ad alta definizione montate ad hoc sui droni, sarà possibile registrare le immagini dall’alto, potendo così generare una visione del tutto nuova della sfilata. Il secondo è nel modo in cui tali immagini saranno sfruttate, poiché disponibili in live streaming sul canale ufficiale Fendi su YouTube.
Il drone diventerà protagonista assoluto della sfilata: leggero e silenzioso, potrà librarsi nell’aria regalando una visione eterea dei capi proposti; inevitabilmente si candida a protagonista assoluto dell’evento, poiché si propone come tassello fondamentale dell’immagine Fendi in occasione dell’evento.
La sfilata sarà disponibile giovedì 20 febbraio a partire dalle ore 12.30 su Fendi Channel: «Sarà così possibile vivere l’emozione della sfilata in tempo reale con la possibilità di scegliere l’inquadratura preferita: la regìa “classica” o le riprese aeree effettuate in volo».