C’è stato uno Skypephone. Poi è arrivata anche una sorta di Facebookphone. Ora è il momento del Twitterphone. Quel che è stato di recente l’INQ1 prodotto dalla INQ Mobile, infatti, potrebbe ora leggermente mutare l’offerta per adattarsi alle peculiarità di Twitter, il social network in grande spolvero che sta dividendo le luci della ribalta con il leader del settore Facebook.
Twitter potrebbe avere un feeling particolare con un concept simile all’INQ1. La brevità dei messaggi e la dimensione mobile, infatti, potrebbero ben adattarsi al piccolo schermo del dispositivo, rendendo peraltro particolarmente mirata l’offerta dedicata alla nicchia specifica degli utilizzatori di Twitter. Anche i singoli mercati potranno essere seguiti con gran precisione: Twitter sa esattamente di quanti utenti dispone e dove, il che potrebbe essere traino ottimale per portare i cellulari nei negozi. Un INQ1 basato su Twitter, ad esempio, potrebbe avere maggior successo all’estero che non in Italia, ove invece Facebook la fa da padrona incontrando peraltro meglio l’utenza ben disposta nei confronti della telefonia mobile.
INQ Mobile ha ad oggi 700.000 unità vendute nel proprio portfolio dal 2007 ad oggi. L’introduzione di un ennesimo dispositivo porterebbe a tre unità il paniere pronto per l’offerta natalizia. In ogni caso la connettività è quella fornita da Hutchinson Whampoa (controllante la stessa INQ Mobile) tramite la rete 3 e la promessa è quella di un utilizzo più elevato della rete rispetto ai tradizionali smartphone (ove è possibile un’esperienza più variegata, ma meno rapida, a prezzi minori).
Il Twitterphone dovrebbe costare meno di 140 dollari e dovrebbe essere disponibile entro Natale nel Regno Unito. Il secondo mercato da abbracciare è quello statunitense, al quale si guarda per il 2010. Nessun cenno per l’Italia, ove invece l’INQ1 griffato Facebook già fa bella mostra di sé sulle vetrine dei negozi 3.