All’età di soli 6 anni i bambini sono già portati a classificare alcune professioni come prettamente maschili o femminili. A 8 anni questo inizia a influenzare in modo determinante le loro aspirazioni. A 13 anni, nel momento in cui si passa dalla scuola dell’obbligo a un percorso di formazione personale, il pregiudizio limita ormai fortemente la libertà di scelta. Una premessa più che sufficiente per capire come ci sia bisogno anzitutto di un cambiamento culturale per comprendere che non esistono lavori adatti solo agli uomini o alle donne. Ci si aggiunga che l’80% delle studentesse universitarie italiane dichiara di voler fare la modella (fonte) e il quadro è completo.
Inspiring Girls Italia
A questo servono iniziative come Inspiring Girls Italia, messa in campo dall’associazione Valore D e promossa da Eni e Intesa SanPaolo, che opera in tutto il territorio per promuovere la diversità, il talento e la leadership femminile per la crescita delle aziende e dell’intero ecosistema nazionale. Un programma inserito nel mese dello STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics) e rivolto non solo alle ragazze, ma anche ai ragazzi delle scuole medie di tutta Italia, che saranno coinvolti in una serie di incontri con donne impegnate con passione e soddisfazione nelle più differenti professioni.
Un movimento arrivato a interessare il nostro paese, ma che affonda le sue radici nella Silicon Valley: ne è ad esempio la dimostrazione l’impegno di Google con Made with Code, che mira proprio a coinvolgere maggiormente l’universo femminile nello sviluppo di soluzioni tecnologiche. Lo stesso ha fatto Apple, chiamando a sé i talenti con l’iniziativa Women In Computing, senza dimenticare Nuvola Rosa che (più vicino a noi) ha visto Microsoft fra i promotori.
Tornando all’evento odierno, si tratta del debutto in Italia di un programma già messo in campo con successo in Inghilterra e in Spagna. La madrina è Claudia Parzani, già presidente di Valore D e ora Capital Markets Partner, Western Europe Regional Managing Partner di Linklaters. La durata prevista è triennale e saranno raggiunti circa 25.000 alunni di 200 istituti. In seguito alla fase di lancio verrà attivata una piattaforma digitale attraverso la quale organizzare gli incontri. Così Grazia Fimiani, Direttore risorse umane di Eni (sponsor del progetto), ne sottolinea l’importanza e la finalità.
Siamo molto orgogliosi di esser partner di questa iniziativa. Siamo convinti che sia la strada giusta per intercettare e far crescere il talento delle nostre giovani generazioni in coerenza con lo spirito dei nostri tempi e siamo consapevoli che abbiamo una responsabilità che va oltre gli obiettivi di crescita dell’azienda, ma ha lo scopo di mettere il nostro impegno al servizio della cultura e dello sviluppo sociale del nostro Paese.