Alexander Morris è un giovane fotografo e appassionato d’elettronica nord-irlandese che, ad appena diciannove anni, ha pensato di costruire un photo–booth ispirandosi alla Polaroid raffigurata sul logo di Instagram. Avete presente quelle camere oscure per scattare fotografie da includere nei documenti, che normalmente sono installate vicino agli uffici amministrativi o alle stazioni ferroviarie? Ecco, Morris ha integrato Arduino Due per realizzarne una fai-da-te. Premendo il pulsante, un timer visualizza il conto alla rovescia.
Un monitor mostra l’anteprima della fotografia da memorizzare o scartare: due flash, ai lati, illuminano il soggetto ritratto. Questo progetto è davvero ambizioso e Morris ha preferito una Digital Single-Lens Reflex (DSLR) allo smartphone, escludendo la possibilità d’inviare gli scatti a Instagram. Il legame con l’applicazione, insomma, è soltanto nell’aspetto del photo–booth. Guardando i materiali utilizzati, è probabile che il costo dell’operazione sia particolarmente sostenuto. Non è proprio un’impresa accessibile a chiunque.
È interessante prendere in considerazione la scelta di Arduino Due, il primo device basato su ARM, anziché Uno o Leonardo. Google aveva anticipato la startup italiana con un prototipo del 2011 e il prossimo I/O potrebbe riportare l’attenzione sulla domotica in Android@Home: quello di Morris è un progetto diverso, molto singolare, che non ha proprio a che vedere col wearable computing o l’«internet delle cose». Tuttavia, l’assicurata compatibilità fra Arduino Due e Android dovrebbe riservare gradite sorprese negli anni a venire.