Per molti fotografia = Instagram, è questa la tristissima realtà che già di suo è un fattore piuttosto allarmante per quanto riguarda il mondo dell’arte autentica, quella fatta di ricerca personale e passione.
Il social network nato nel 2010 ed entrato a far parte della galassia di Facebook per un milione di dollari è senza dubbio una delle piattaforme che più volte al giorno apriamo e controlliamo. Instagram è anche una potentissima risorsa economica per molti business e ciò ha spinto numerosi utenti a far crescere i propri account affidandosi a servizi esterni (i cosiddetti bot, che simulano il comportamento umano praticando il famigerato follow-unfollow e generando interazioni false – e dunque non genuine).
“Recently, we’ve seen accounts use third-party apps to artificially grow their audience. Every day people come to Instagram to have real experiences, including genuine interactions. It is our responsibility to ensure these experiences aren’t disrupted by inauthentic activity.” E dunque: “Starting today, we will begin removing inauthentic likes, follows and comments from accounts that use third-party apps to boost their popularity.”
Questo è quanto riportato dall’Info Center di Instagram, dove si sta lavorando per garantire un’esperienza più sicura agli utenti, favorendo le interazioni vere nella community. Il tutto avverrebbe grazie ad una intelligenza artificiale che identifica automaticamente le “attività illecite” e la “fake popularity”. A molti verrà dunque recapitato un messaggio in app che invita a cambiare i dati di accesso, in modo tale da disconnettere il proprio account dai servizi esterni.
“L’aggiornamento di oggi è solo un altro passo per mantenere Instagram una community vibrante in cui le persone si connettono e condividono in maniera autentica”
Tutti vorrebbero avere popolarità e seguito e, parlando limitatamente alla fotografia, spesso ci rendiamo conto che nel feed esplora ci sono molte immagini poco degne di nota. I social network hanno certamente dato una spinta non indifferente alla diffusione delle informazioni, alimentando community sempre più vaste grazie alle quali molti hanno avuto la possibilità di iniziare il proprio percorso. E’ vero anche che ora si sia diffuso un certo narcisismo dell’immagine che sta limitando la creatività: è più facile scattare la solita “cartolina” per ricevere commenti e likes piuttosto che cercare una propria ed autentica visione del mondo. Cambierà qualcosa?