Instagram non consentirà più di pubblicare alcun tipo di post che promuova la terapia di conversione. L’app ha ben pensato, infatti, di modificare le proprie politiche: se fino a oggi non era possibile promuovere la cosiddetta “terapia di riorientamento sessuale” negli annunci a pagamento, adesso il ban include anche post organici.
La mossa di Instagram arriva dopo che alcuni utenti nel Regno Unito hanno invitato l’azienda a bannare un’organizzazione inglese che promuove la terapia di conversione. Così, la società ha dichiarato di aver rimosso alcuni post del gruppo come parte della sua nuova politica.
Un portavoce di Instagram ha confermato le nuove regole e ha affermato che, sebbene la società non bandirà organizzazioni specifiche, rimuoverà i post che infrangono le sue politiche e che le persone recidive potrebbero trovarsi il proprio account disabilitato. Avrebbe infatti dichiarato:
Non consentiamo che le persone vengano attaccate in base all’orientamento sessuale o all’identità di genere e stiamo aggiornando le nostre politiche per vietare la promozione della terapia di conversione. Rivediamo le nostre regole in continuazione e consultiamo esperti e persone che ci raccontino esperienze personali per migliorare il nostro approccio.
Anche Facebook modificherà le sue politiche in tal senso, vietando ogni tipo di post contro la terapia di riorientamento sessuale.
A proposito della piattaforma incentrata sugli scatti, di recente è stata introdotta la possibilità di “pinnare” i commenti: in parole povere gli utenti possono scegliere le risposte da mettere in evidenza per avere un maggior controllo sulla conversazione sotto le proprie foto. Inoltre, il social network ha da poco aggiunto la funzione per rispondere ai DM via web.