Intel non vuole perdere terreno rispetto ai concorrenti nel campo mobile e si prepara a lanciare nuovi processori per fornire una marcia in più a tablet e smartphone. In particolare, le soluzioni proposte per le “tavolette” sarebbero due, di cui una ottimizzata per funzionare in combinazione con Windows 7. L’annuncio giunge direttamente dalle parole di Paul Otellini, CEO di Intel, che anticipa le mosse dell’azienda alla Barclays Capital 2010 Global Technology Conference.
I nomi delle nuove piattaforme per tablet sono Oak Trail e Moorestown. Basati entrambi su tecnologie a 45 nm, condividono gran parte della propria architettura fondata essenzialmente su quattro chip: uno per la gestione dell’alimentazione, uno per le operazioni di input e output, e due Hub (Northbridge e Southbridge). L’Hub Northbridge fa uso del sistema Lincroft, che mette a disposizione uno o più core provenienti dalla linea Atom, un processore trafico Intel GMA 600, un sistema per la gestione della memoria ed un’unità per le operazioni di codifica e decodifica video.
A differenziare i due prodotti è invece l’Hub Southbridge: quello destinato alle unità Moorestown presenta controller SSD e USB, un blocco per processare le immagini provenienti da webcam, un modulo per la gestione dell’input e output audio, ed altri moduli secondari; le unità Oak Trail, dedicate prevalentemente ad un utilizzo con Windows, presentano tra le proprie caratteristiche anche controller per dispositivi dotati di connettività SATA e PCIe. Per quanto riguarda l’unità per il controllo dell’alimentazione, Intel propone una soluzione a singolo chip, con supporto a moduli Bluetooth 2.1, GPS, WiFi e Wi-Max a 2.5 GHz.
A dirsi interessati ai nuovi prodotti Intel sono stati numerosi produttori, anche in un certo calibro quali Toshiba, Lenovo, Dell o ASUS, pronti a sfruttare le tecnologie realizzate dal colosso statunitense per realizzare tablet ancora più efficienti e performanti. Oltre al già citato Windows 7, anche MeeGo e Android si propongono come piattaforme software sulle quali le aziende potranno fare affidamento per i propri dispositivi.
Nel settore smartphone, invece, la proposta di Intel risponde al nome di Medfield: basata su tecnologie a 32 nm, sarà incentrata sui processori Atom a basso consumo e si propone come prima seria contendente al dominio dei processori ARM. Una sfida che ha il sapore più di una maratona che di uno sprint, spiega il CEO Otellini, che vede nel mondo degli smartphone un’importante opportunità per il gruppo.