Il 15 novembre di 40 anni fa Intel Corporation annunciava il primo microprocessore al mondo: l’Intel 4004. Inizia così la cosiddetta rivoluzione digitale: computer, server, telefonini, automobili, fotocamere, frigoriferi, radio, TV e altri oggetti elettronici di uso quotidiano integrano un piccolo chip che rappresenta il cervello del dispositivo. Non tutti sanno però che il merito di questa rivoluzione pacifica è di un italiano: Federico Faggin.
Dario Bucci, Amministratore Delegato di Intel Italia e Svizzera, ha dichiarato:
Oggi Intel festeggia 40 anni di storia e successi tecnologici dalla creazione dell’Intel 4004. Un’invenzione che porta tra l’altro la firma di Federico Faggin, un italiano, e che quindi ci rende particolarmente orgogliosi e ci conferma come l’Italia ancora una volta, abbia saputo – anche nel campo tecnologico – esprimere tutto il suo valore distintivo.
La diffusione dei microprocessori è dovuta in gran parte al costante perseguimento da parte di Intel della Legge di Moore, una previsione relativa alla velocità di sviluppo della tecnologia del silicio, in base alla quale la densità dei transistor dei semiconduttori raddoppia approssimativamente ogni 2 anni, incrementando funzionalità e prestazioni e riducendone contemporaneamente i costi. Costituisce il modello fondamentale di business per il settore dei semiconduttori da oltre 40 anni.
Rispetto all’Intel 4004, gli attuali processori Intel Core di seconda generazione hanno prestazioni 350.000 volte superiori, e ogni transistor consuma una quantità di energia inferiore di circa 5.000 volte. In questo stesso periodo, il prezzo per transistor è diminuito di circa 50.000 volte. I prossimi processori sviluppati con il processo di produzione a 22 nanometri offriranno prestazioni ancora più efficienti dal punto di vista energetico, grazie ai rivoluzionari transistor 3D.
Ripercorrendo il passato per evidenziare quanto le cose siano cambiate dall’introduzione del microprocessore, è affascinante pensare al futuro e al modo in cui la rivoluzione digitale continuerà a svilupparsi di pari passo all’evoluzione dei microprocessori. “Il numero assoluto di innovazioni dei prossimi 40 anni equivarrà o supererà tutte le innovazioni conseguite negli ultimi 10.000 anni della storia dell’uomo”, ha dichiarato Justin Rattner, Chief Technology Officer di Intel.
Queste evoluzioni nella tecnologia dei chip stanno spianando la strada ad un’era in cui i sistemi informatici saranno consapevoli di ciò che accade nell’ambiente che li circonda, e anticiperanno le esigenze degli utenti. I futuri dispositivi con riconoscimento del contesto, che spazieranno da PC a smartphone, da automobili a televisori, forniranno consigli e indicazioni nell’arco della giornata, agendo così in modo più simile a un assistente personale, che a un computer tradizionale.
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