Alla fine arriva l’annuncio: Intel lascia il progetto OLPC per un chiaro conflitto di interessi.
Ricordiamo, ai meno attenti, che durante lo scorso anno si è avviata una nuova corsa all’oro da parte dei maggiori costruttori mondiali di computer, che ha come oggetto la vendita di computer educational a basso costo aventi come clienti principalmente i paesi in via di sviluppo.
Al momento sono disponibili 3 modelli forniti da 3 produttori diversi, il primo in ordine di tempo è il modello XO nato in seno al progetto OLPC (One Laptop Per Child), poi c’è stato il Classmate proposto da Intel ed infine il fortunato EEE PC di Asus.
L’annuncio in oggetto riguarda infatti i primi due, Nicholas Negroponte, il fondatore del progetto OLPC aveva infatti dato un ultimatum ad Intel: “o ritiri dal mercato il tuo Classmate o esci dal nostro consorzio”.
Intel ovviamente ha fatto la scelta più ovvia, sottolineando ancora una volta il fatto che Negroponte non è ben avvezzo alle moderne regole di mercato, e che i soldi (tanti soldi) sono ragioni ben più forti di qualunque ideale filantropico sbandierato dal buon vecchio Nicholas.
Questo, tuttavia, non avrà grosse ripercussioni sul progetto OLPC, che infatti non adotta processori Intel, bensì utilizza prodotti della rivale AMD.