È notizia di ormai diversi mesi fa, l’ingresso di Intel nel mondo dei dischi allo stato solido, con il chip Z-P140 PATA. Si tratta di una soluzione dalle dimensioni di appena 12x18x1,8 mm, consumi energetici compresi tra 1,1 mW e 300 mW e capacità di massimo 4GB.
Da Dicembre scorso, data della presentazione dello Z-P140, non si erano avute più notizie, tanto che alcuni erano arrivati a pensare ad un mero esercizio di stile. In questi giorni si è ripreso a parlare di SSD, ed Intel ha svelato alcuni dei suoi piani.
Nel corso dell’anno, è prevista la commercializzazione di dischi solid state nei formati da 1.8″ e 2.5″ con capacità di 80GB e 160GB ed interfaccia SATA-II. La tecnologia utilizzata sarà quella con chip a celle multi-livello (MLC).
Secondo quanto dichiarato, l’intento non è solamente quello di aumentare la capacità di archiviazione, ma anche quello di dettare nuovi standard di velocità, superando in prestazioni le soluzioni MLC proposte da aziende quali Samsung, che attualmente sono in grado di raggiungere i 100MB/s in lettura ed i 70MB/s in scrittura.
Troy Winslow, capo del NAND Products Group dell’azienda sostiene:
Quando Intel presenterà questi prodotti vedrete che non tutti gli SSD sono creati allo stesso modo. Il modo in cui sono architettati, il modo in cui operano il controller e il firmware può fare un’enorme differenza.
Come già annunciato da altri produttori di soluzioni SSD, anche Intel ritiene che i prezzi caleranno del 40% ogni anno, grazie alla concorrenza ed all’affinamento delle tecniche produttive. Dunque largo ad un po’ di sana competizione, unico vero rimedio contro prezzi eccessivamente alti.