La guida autonoma non è per niente una realtà. Sebbene i primi prototipi saranno pronti nel giro di qualche anno, c’è ancora chi studia alleanze e strategie per riservarsi un ruolo di primo piano nel particolare segmento di mercato.
Per questo Intel, che nel settore delle auto senza pilota è ben calata con il suo hardware specifico, ha pensato di creare una partnership con lo Stato dell’Arizona, con il fine di semplificare i progetti che riguardano, a 360 gradi, le auto del futuro. Il Governatore dell’Arizona, Doug Ducey, ha annunciato la creazione dell’Institute for Automated Mobility (IAM), un contenitore di imprese, agenzie e università, che collaboreranno alla sperimentazione di veicoli autonomi nel paese.
Lo IAM ingloberà laboratori addetti alla progettazione delle automobili ma anche alla loro fattibile messa su strada, tramite scenari e test avanzati. L’obiettivo è mettere assieme soggetti pubblici e privati per non perdere tempo ulteriore e sviluppare sistemi che seguano già le linee guida federali.
Ad esempio, l’Istituto avrà una divisione speciale dedicata alla gestione degli incidenti, gestita dal Dipartimento dei trasporti dell’Arizona e dal Dipartimento della sicurezza pubblica dell’Arizona. Questa indagherà sulle problematiche delle tecnologie autonome che coinvolgeranno le forze dell’ordine e i primi soccorsi. C’è da dire che l’Arizona, sebbene abbia un appeal minore a quello di altri stati, come la California, sia impegnata da anni nel campo della ricerca e sviluppo circa la guida autonoma.
Nel 2015 ha visto nascere il Self-Driving Oversight Committee, un gruppo di esperti in materia di trasporti, sicurezza e legislazione, al lavoro per concretizzare e certificare i nuovi trend della mobilità urbana. Nel 2016, una serie di aziende tra cui Intel, Waymo, Ford, Uber e Cruise Automation hanno stabilito varie basi operative in Arizona, coinvolgendo anche centri di formazione e università.