Intel inizierà la produzione di chipset ARM a 64 bit a partire dal 2014: è questo lo scoop della giornata nell’universo informatico, per il leader nella fabbricazione di processori da sempre molto restio ad adottare soluzioni terze. Ed emerge anche l’ordine di un misterioso cliente: si tratta forse di Apple?
Nonostante rimanga leader nel settore di desktop e laptop, Intel ha fatto molta fatica nell’affermare le proprie soluzioni mobile sul mercato. La piattaforma Atom, pur sfruttata nel periodo di massima diffusione dei netbook – ora un vero e proprio ricordo del passato – non è mai sembrata sufficientemente versatile per smartphone e tablet, tanto che ARM ha avuto sempre la meglio. Così, come comunica il partner Altera, con l’anno nuovo Intel abbatterà ogni ritrosia e avvierà una linea dedicata agli ARM a 64 bit, dei Cortex-A53 a 14 nanometri.
Non si può dire che l’universo dei processori mobile non si agguerrito – tra i chipset Apple, lo Snapdragon di Qualcomm e il Tegra di Nvidia – ma all’orizzonte già si intravede quale possa essere il cliente principale del big dei microprocessori: Apple. La mela tenta già da un paio di anni di allontanarsi da Samsung – partner ma soprattutto rivale – per la fabbricazione dei chipset ARM proprietari della famiglia AX, tanto che negli ultimi mesi sono emersi i nomi di numerose aziende terze, tra cui TSMC. Cupertino vuole tagliare ogni rapporto con il competitor sudcoreano – e già lo sta facendo sugli schermi, prediligendo Sharp e LG – e quella di Intel potrebbe essere l’occasione giusta per portare la transizione a compimento. Considerando, poi, come l’unica società ad aver al momento scelto gli ARM a 64 bit sia proprio la Mela, il rumor è presto servito.
Intel e Apple stringono ormai da anni, dall’introduzione dei primi MacIntel, un proficuo sodalizio. Non solo il chipmaker fornisce qualsiasi soluzione di cui la mela abbia bisogno, ma negli anni si sono sviluppate delle collaborazioni dirette che han portato prima all’inaugurazione di ThunderBolt, poi a una sorta di strada privilegiata per l’adozione dei nuovi processori realizzati dall’azienda. Sia gli Ivy Bridge che gli Haswell, ad esempio, han visto il loro lancio iniziale proprio su Mac. Non vi è dubbio, allora, che questo matrimonio gioioso possa continuare anche con gli iDevice, per iPhone e iPad “Intel Inside”.