Il lupo perde il pelo, ma non il vizio. Questo proverbio sembra molto appropriato quando si parla di Intel e delle sue discutibili pratiche commerciali.
La multa da 1,06 miliardi di euro è ormai storia, così come l’accusa di comportamento sleale da parte di nVidia. La conferma è la cancellazione degli sconti su Atom che Intel ha in passato concesso a Samsung e Lenovo.
In pratica, le due aziende pagheranno un prezzo maggiore per i processori Atom, perché colpevoli di aver tradito il chipmaker di Santa Clara.
Intel ha infatti posto un vincolo sulla dimensione del display (massimo 10,2 pollici) per poter realizzare netbook su architettura Atom. Samsung lancerà l’N510, verso la fine di luglio, con display da 11,6 pollici, mentre Lenovo ha già presentato IdeaPad S12 con schermo da 12 pollici.
La realtà, invece, potrebbe essere un’altra. In commercio esistono già diversi netbook con display superiore ai 10,2 pollici che, dunque, non rispettano i vincoli Intel.
Tornano allora in mente le accuse di nVidia. Samsung e Lenovo hanno “osato” produrre un netbook basato su architettura Ion, concorrente principale di Atom. Intel ovviamente si rifiuta di commentare queste affermazioni, dichiarandosi anzi a favore della concorrenza.