Per quanto sinonimo di processori, Intel ha nella sua lunga storia una tradizione di ricerca e sviluppo in vari ambiti della tecnologia e dell’innovazione. Oggi, offre un contributo molto importante in due ambiti in forte crescita quali la guida autonoma e i droni di servizio.
L’ampio stand con il quale Intel ha presieduto il Cebit 2017 ha messo in mostra quel che l’azienda americana ha ottenuto a oggi, offrendo anche un’interessante visione di come le nostre vite potranno cambiare positivamente in futuro. Un futuro tutt’altro che lontano.
Cebit 2017: Intel e l’intelligenza artificiale
Da qualunque punto di vista si guardi a questi due settori, c’è un importante comune denominatore che ha il nome di intelligenza artificiale. Gli analisti stimano, infatti, che entro il 2020 saranno attivi oltre 50 miliardi di macchine e dispositivi, connessi a Internet e fra di loro, generando una mole di dati senza precedenti.
Questo significa che serviranno strumenti capaci di processare tali dati in maniera intelligente e predittiva, come farebbe il cervello umano. Nel solo comparto automotive, tali dati saranno utili per prevenire situazioni di pericolo e predire infortuni e, ovviamente, per assistere la guida autonoma.
Se la guida autonoma lascia intravedere lo scenario futuro, il comparto dei droni è già in grado di fornire un quadro più preciso, laddove importanti passi nella direzione della IA sono già stati compiuti con la realizzazione di sistemi in grado di evitare collisioni o di riconoscere situazioni critiche.
“In tema di droni, Intel punta anzitutto sull’efficienza”, esordisce Matthias Beldzik, Senior Business Development Manager per i droni di Intel. “Operazioni che negli impianti fotovoltaici vengono ancora eseguite manualmente o con l’impiego di elicotteri, possono essere svolte da un drone capace di catturare dati e immagini aeree, anche termiche, con qualità RAW a una risoluzione di 36 megapixel su sensori full frame.
Si possono così riconoscere punti critici e aree che necessitano manutenzione, ad esempio, ispezionando piattaforme offshore per petrolio e gas, dove l’impego dei droni riduce enormemente il rischio per l’uomo, taglia i costi fino al 90% e non richiede l’interruzione della produzione. Basti pensare che un nostro cliente ha confrontato questo metodo con quelli più convenzionali: ha impiegato 14 giorni anziché 728!
I droni inoltre permettono di catturare fotografie bidimensionali utili per creare modelli computerizzati in tre dimensioni con una precisione elevata al millimetro. Con questa tecnica abbiamo compiuto una rilevazione su circa 500 ettari solo in un giorno e mezzo.
Tutti questi dati possono poi essere visualizzati comodamente dalla propria scrivania, con l’ausilio della realtà virtuale, sfruttando le potenzialità delle soluzioni cloud. È il futuro: i voli saranno completamente automatizzati e i dati acquisiti potranno essere consultati ovunque”.
Determinante nel flusso di questa mole di dati sarà ovviamente l’arrivo del 5G che aprirà le porte a opportunità finora solo immaginate tanto in ambito business quanto in quello consumer. Per questo Intel è attiva anche su questo fronte, mettendo in piedi numerose collaborazioni.
Una delle più interessanti, forse perché in grado di scuotere l’immaginario umano, è quella messa in atto con il car maker tedesco BMW, che ha esposto la concept car i8 proprio all’interno dell’area espositiva di Intel, dando un assaggio visivo – frutto della realtà aumentata generata dalle HoloLens di Microsoft – del flusso di dati che le auto saranno in grado di ricevere e trasmettere interagendo all’interno e all’esterno dell’abitacolo.
“Quella con BMW è una delle nostre partnership più durature”, spiega Dieter Hoffend, Global Account Director Sales Marketing di Intel Deutschland, “iniziata circa 15 anni fa, e basata sulla fiducia reciproca. Entrambi siamo convinti che la piattaforma che stiamo proponendo avrà successo, sia per ragioni economiche che di regolamentazione. Pertanto invitiamo tutti a prendere parte al progetto”.
Cebit 2017: Intel e la digital transformation
Certamente, la visione di Intel non si ferma all’auto autonoma e ai droni. L’intelligenza artificiale e il 5G aprono innumerevoli porte alla digital transformation, andando a disegnare nuovi scenari anche per l’ambiente di lavoro, come messo in mostra presso lo stand Intel al Cebit 2017.
Intel vPro e Intel Active Management Technology, per esempio, permettono la gestione di PC e dispositivi mobili da remoto in un ambiente sicuro, mentre Intel Authenticate consente l’implementazione di un sistema di riconoscimento multi fattore (che sia impronta digitale, prossimità via Bluetooth, PIN e localizzazione) in cui i dati raccolti vengono criptati e conservati nell’hardware al fine di scongiurare il rischio di attacchi software.
Intel Unite rappresenta la soluzione per la collaborazione in tempo reale, consentendo ai dipendenti di organizzare meeting, condividere schermi e altri dispositivi connessi e scambiare materiale a distanza, in maniera istantanea tramite il network aziendale.
Intel Data Center Manager, invece, offre l’analisi in tempo reale del consumo di energia e produzione di calore per consentire l’ottimizzazione dei consumi e degli spazi fra i rack e, soprattutto, per conoscere l’esatto ammontare di energia necessaria a mantenere attivi i server in caso di blackout.
Non ultima, la Hybrid Cloud con Cloud Management Platform risponde alla crescente esigenza per molte aziende di poter usufruire di soluzioni multi cloud facili e veloci da realizzare e gestire.
La sfida dell’innovazione è una delle più ardue perché non può permettersi alcuna tregua. Pochi produttori hanno il coraggio di farsi carico di una simile sfida, e ancor meno sono quelli che hanno la forza per sostenerla. Imperativo è avere una visione e la determinazione a voler migliorare il mondo. Intel è indubbiamente fra quei pochi produttori che non hanno mai cessato di raccogliere una tale sfida.