Intel ha sostituito il tradizionale modello Tick-Tock utilizzato per la produzione dei processori con la nuova strategia PAO (Process-Architecture-Optimization). Durante un incontro con gli investitori, il chipmaker di Santa Clara ha confermato che anche le CPU di ottava generazione saranno realizzate a 14 nanometri. Questo processo produttivo verrà quindi utilizzato per quattro architetture.
Un dirigente ha sottolineato che Intel ha un vantaggio di tre anni rispetto alla concorrenza e questo vantaggio rimarrà invariato anche dopo l’annuncio dei processori a 10 nanometri. Ecco perché l’azienda non ha nessuna fretta di portare sul mercato l’architettura Cannonlake. Intel ha quindi deciso di aggiungere un ulteriore step Optimization, al quale corrispondono le nuove CPU Core di ottava generazione Coffe Lake che avranno prestazioni fino al 15% superiori rispetto alle attuale CPU Core di settima generazione (Kaby lake). Quasi certamente la precedenza verrà data ai modelli delle serie U e Y che troveranno posto nei notebook ultrasottili.
Considerata la crisi del settore PC, Intel potrebbe inizialmente effettuare il passaggio ai 10 nanometri per i processori Xeon, in quanto il mercato server garantisce margini di profitto più elevati. La nuova strategia “data center first” sarebbe legata anche alla diffusione del cloud computing e alla necessità di offrire prestazioni ed efficienza elevati per intelligenza artificiale, dispositivi IoT e automotive.
Se la roadmap verrà confermata nei prossimi mesi si potrebbe avere una sovrapposizione tra processi produttivi con l’arrivo sul mercato di CPU a 14 e 10 nanometri indirizzati a settori differenti. Maggiori informazioni in merito dovrebbero essere divulgate nel corso del Computex di Taipei in programma dal 30 maggio al 3 giugno 2017.