Dopo le collaborazioni con nVidia per la costruzione di chip per l’ottimizzazione video ora Intel continua a puntare nella dimensione della videoludica acquisendo Havok, compagnia da tempo operativa nella programmazione e nell’animazione digitale fotorealistica degli oggetti.
Si sono avvalsi dei servizi di Havok videogiochi come BioShock, Strangehold, Halo 2, Half Life 2, Lost Planet: Extreme Conditions e molti altri. Ma non solo: Havok provvede all’animazione digitale di oggetti anche per il mondo del cinema, contando già collaborazioni con gli studios hollywoodiani per Matrix, Poseidon, Troy e la Fabbrica di Cioccolato.
Ad ogni modo da Intel si precisa che nonostante l’acquisizione, Havok continuerà ad operare separatamente come ha fatto finora solamente potendosi avvantaggiare della tecnologia e dell’esperienza Intel. «Alla Havok sono leader nelle tecnologia della fisica per contenuti digitali, e saranno un elemento chiave per gli sforzi che Intel sta compiendo nella direzione del visual computing» ha commentato sulle pagine di Die Welt Renee J. James, vicepresidente e general manager della divisione Software and Solutions di Intel.
Dall’altra parte, alla Havok, c’è estrema eccitazione per la possibilità di continuare il lavoro perseguendo la mission aziendale aiutati e supportati dalla potenza di Intel. «Questa è una grossa opportunità per i clienti e gli impiegati di Havok» ha detto il CEO David O’Meara :«la tecnologia e il vasto pubblico raggiungibile da Intel danno la possibilità ad Havok di crescere molto più in fretta con nuovi prodotti all’interno di nuovi segmenti di mercato di quanto avremmo potuto fare da soli. Crediamo che la combinazione vincente sia la tecnologia e il know-how sulla cliente di Havok sommata alle possibilità di Intel. Sono eccitato al pensiero di essere parte di questa fase dello sviluppo di Havok».
Nonostante l’acquisizione, tuttavia, le azioni Intel hanno registrato nell’ultima seduta un ribasso in borsa dovuto probabilmente ad alcune previsioni non favorevoli (un tonfo di 1,7 punti percentuali dopo che gli analisti di Merrill Lynch hanno cambiato il loro consiglio da “comprare” a “neutrale”).