Intel critica duramente l'iPhone

Giungono dure critiche nei confronti dell'iPhone da parte dei due manager di spicco del settore mobile della società. Lo smartphone di Apple non sarebbe in grado di sfruttare pienamente le potenzialità del Web a causa dei suoi processori poco performanti
Intel critica duramente l'iPhone
Giungono dure critiche nei confronti dell'iPhone da parte dei due manager di spicco del settore mobile della società. Lo smartphone di Apple non sarebbe in grado di sfruttare pienamente le potenzialità del Web a causa dei suoi processori poco performanti

L’iPhone non è in grado di offrire tutte le potenzialità di Internet a causa del suo processore. Non sembra avere dubbi in proposito Pankaj Kedia, direttore degli ecosistemi per i dispositivi ultraportatili di Intel. La severa critica nei confronti dello smartphone prodotto da Apple giunge a breve distanza dalla valutazione negativa sul prodotto di Shane Wall, vicepresidente del settore mobilità di Intel, che aveva indicato le architetture della sua società come l’unica soluzione ottimale per fruire a pieno delle potenzialità offerte dalla Rete su alcuni particolari dispositivi mobili.

Secondo Wall, infatti, gli attuali processori concepiti su architettura ARM, la più utilizzata per telefoni cellulari e smartphone, non consentirebbero all’iPhone di gestire con la dovuta velocità ed efficienza i dati provenienti dal Web. Per Shane Wall, il dispositivo di Apple entrerebbe seriamente in crisi con le soluzioni per il Web che richiedono una maggiore capacità di calcolo, rallentando così l’intero sistema operativo dell’iPhone e la sua efficienza. Una bocciatura senza appello dell’architettura ARM, supportata anche da Pankaj Kedia.

Stando alle dichiarazioni del responsabile degli ecosistemi per i dispositivi ultraportatili di Intel, le soluzioni fino ad ora offerte da ARM avrebbero sensibilmente tarpato le ali all’iPhone, rendendolo incapace di raggiungere nuovi livelli nelle sue prestazioni. «I difetti dell’iPhone non sono dovuti ad Apple. I difetti dell’iPhone provengono tutti da ARM» ha dichiarato Kedia durante un forum per sviluppatori a Taipei. Secondo il manager di Intel, problemi analoghi avrebbero coinvolto nell’ultimo periodo altri produttori di smartphone concepiti sulle architetture fornite in licenza da ARM. Per Kedia, gli stessi amministratori di Apple sarebbero giunti ormai alla conclusione che, con gli attuali processori, l’iPhone non potrà mai raggiungere l’obiettivo di una connessione rapida e di una offerta Internet completa.

Dichiarazioni che potrebbero segnare una nuova piccola incrinatura nel rapporto tra Intel e Apple, già messo a dura prova nel corso delle ultime settimane in seguito alla decisione della società di Cupertino di adottare i chip grafici di Nvidia per i suoi nuovi MacBook. Intel è, inoltre, interessata a preparare il terreno per l’arrivo di Moorestown, il suo nuovo chip destinato a sostituire la piattaforma Menlow per i dispositivi portatili. La società di Santa Clara confidava in una futura adozione da parte di Apple del suo nuovo chip per l’iPhone, ma Cupertino sembra essere ormai determinata a sfruttare le conoscenze di P.A. Semi, recentemente acquisita, per produrre in proprio i processori necessari per il suo smartphone su architettura ARM.

Update
Intel ha voluto smentire con tanto di comunicato ufficiale le parole pronunciate (a quanto pare a titolo personale) da un proprio dipendente. La posizione Intel nei confronti dell’iPhone, insomma, sarebbe ben più accomodante. Maggiori dettagli qui.

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