Intel ha incontrato gli analisti di Wall Street durante un meeting organizzato nel quartier generale di Santa Clara per illustrare i piani futuri sulla produzione di processori. Finalmente il chipmaker ha comunicato che le prime CPU a 10 nanometri arriveranno sul mercato dal mese di giugno. Sono stati svelati inoltre alcuni dettagli sulla futura tecnologia di processo a 7 nanometri.
La roadmap originaria di Intel prevedeva il debutto dei processori a 10 nanometri nel corso del 2014. Il chipmaker di Santa Clara ha successivamente ammesso che il piano era troppo ambizioso. In pratica sono stati incontrati diversi problemi durante lo sviluppo che hanno impedito l’avvio della produzione di massa. Solo un processore (Core i3-8121U), basato sull’architettura Cannon Lake, è arrivato sul mercato a maggio 2018. Intel ha quindi deciso di aggiornare la tecnologia di processo a 14 nanometri introdotta a fine 2014 con l’architettura Broadwell.
I recenti processori Coffee Lake per desktop e Whiskey Lake per notebook sono realizzati con tecnologia 14++ nm. Intel ha comunque apportato numerosi miglioramenti in termini di prestazioni e consumi. I primi processori a 10 nanometri (Ice Lake) per notebook saranno disponibili da giugno. L’azienda californiana promette maggiori velocità in diversi ambiti (transcodifica, grafica, intelligenza artificiali e altri).
Oltre che su notebook e PC, i chip a 10 nanometri arriveranno anche su server, FPGA, GP-GPU e SoC con 5G (Snow Ridge). Successivamente (2020 e 2021) verrà raffinata la tecnologia (10+ e 10++), prima di introdurre i processori a 7 nanometri nel 2021, i primi realizzati con litografia EUV (Extreme Ultra Violet). Oltre ad una riduzione della complessità del design si prevede un aumento delle prestazioni per watt del 20%.
La tecnologia di processo a 7 nanometri verrà utilizzata per una GP-GPU basata sull’architettura Xe e destinata ai data center.