LibreOffice mette a segno un doppio successo: da una parte va a posizionarsi sull’Intel AppUp Center, dall’altra riesce a conglobare Intel nel proprio Board per portare ulteriore esperienza e prestigio in un gruppo che vede aumentare giorno dopo giorno le proprie ambizioni.
«The Document Foundation (TDF) annuncia che LibreOffice for Windows from SUSE è disponibile all’interno dell’Intel AppUp(TM) Center, un repository di applicazioni dedicato ai PC basati su processore Intel. Intel diventa un Membro dell’Advisory Board di The Document Foundation, una struttura che fornisce support e finanziamenti al progetto». The Document Foundation è stata ufficialmente fondata il 17 febbraio ed ha sede a Berlino. La comunicazione spiega che LibreOffice for Windows from SUSE è disponibile fin da subito anche in Italiano.
Il plauso all’iniziativa giunge da Dawn Foster, open source community lead di Intel, il quale si professa utente LibreOffice della prima ora: «Uso LibreOffice dal primo giorno, per le mie presentazioni e per l’analisi dei dati. Gli sviluppatori hanno ottimizzato il codice di LibreOffice per i processori Intel, e l’inserimento nell’AppUp(TM) Center è un’ovvia conseguenza di questa attività, che ha l’obiettivo di offrire a tutti gli utenti di Ultrabook nuove e interessanti funzionalità». Intel va ad aggiungersi nel Board ad altri grandi nomi quali Suse, Red Hat, Google o la Free Software Foundation, offrendo così alla suite nuovo slancio per poter meglio gestire la fase di lancio e sviluppo delle proprie soluzioni dopo il “trauma” della divisione da OpenOffice, scossa che ha reso fiera ed indipendente la community dei developer impegnati sul progetto.
Negli ultimi giorni LibreOffice ha lanciato la versione 3.5 della propria suite racchiudendo tutta una serie di nuove migliorie nel codice per distribuire il prodotto all’utenza interessata ad una suite di produttività libera, open e gratuita.
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