Sebbene molti dei maggiori produttori di memorie hanno presentato moduli DDR3 in grado di operare alla frequenza di 1.8Ghz, nessuno fino a questo momento è riuscito ad oltrepassare la barriera dei 2.0Ghz.
Questo scenario potrebbe cambiare molto presto, in quanto Intel sta lavorando con il JEDEC per dare supporto a due nuovi standard per le memorie DDR3, 1866Mhz e 2133Mhz, raggiungibili in un primo momento tramite la tecnologia XMP.
La tecnologia eXtreme Memory Profiles delle memorie DDR3 è l’equivalente della più datata tecnologia EPP (Enhanced Performance Profiles) adottata per lo standard DDR2 e permetterà di sfruttare in modo migliore le memorie su particolari configurazioni hardware.
Il nuovo chip Intel X48 supporterà ufficialmente lo standard DDR3 1600Mhz, ma l’utilizzo di memorie dotate della tecnologia XMP permetterà di raggiungere frequenze operative molto maggiori. Tecnicamente, i chip X48 potranno gestire memorie PC3-17000 (2133Mhz) non appena queste saranno disponibili.
Intel assicura che le prossime memorie PC3-17000 saranno in grado di operare nativamente alla frequenza di 2133Mhz con un voltaggio pari a 1.5V. Non trattandosi di moduli overcloccati, sarà garantita un’ottima stabilità operativa.
Sebbene le prestazioni delle memorie DDR3 siano in rapido aumento, i benchmark rivelano come lo standard DDR2 si dimostra ancora migliore in quanto a performance: i risultati dei test hanno messo in evidenza che i moduli PC2-9600 (1200Mhz) surclassano i moduli PC3-12800 (1600Mhz), soprattutto per quanto riguarda i tempi di latenza.
Forse, frequenze oltre i 2.0Ghz forniranno alle memorie DDR3 un vantaggio che invoglierà gli utenti ad abbandonare il “vecchio” standard DDR2.