Dopo aver annunciato la serie DC P4800X per il settore enterprise, Intel ha ora svelato il primo prodotto basato sulle memorie 3D XPoint per il mercato consumer. Si tratta del modulo Optane Memory da 16 o 32 GB che può essere utilizzato come cache per ridurre i tempi di caricamento delle applicazioni. Per sfruttare le sue elevate prestazioni è necessario avere un computer basato sui recenti processori Kaby Lake.
Il modulo ha lo stesso fattore di forma di un modulo M.2 2280 (interfaccia PCIe 3.0 x2 NVMe), ma non può sostituire lo storage principale (HDD, SSHD o SSD), quindi l’utente non può installare il sistema operativo. Optane Memory deve essere usato insieme ai driver Rapid Storage Technology per ottenere una cache a bassa latenza (meno di 10 microsecondi) e con elevate prestazioni (fino a 1.200 MB/s in lettura sequenziale). Oltre ad un processore Intel Core di settima generazione occorrono anche una scheda madre “Optane-ready” con chipset Intel serie 200 e Windows 10 a 64 bit. Il controller deve essere inoltre impostato in modalità RAID e non in modalità AHCI.
In base ai test effettuati da Intel, la nuova Optane Memory permette di incrementare le prestazioni generali fino a 28 volte, mentre quelle relative allo storage possono aumentare di 14 volte. Gli effetti della cache si noteranno soprattutto per le applicazioni. Ad esempio, i tempi di avvio di Outlook e Chrome verranno ridotti fino a sei volte. Per i giochi è previsto un miglioramento ancora maggiore (fino a 67 volte).
I moduli Optane Memory da 16 e 32 GB saranno in vendita dal 24 aprile. I prezzi sono, rispettivamente, 44 e 77 dollari. Entro fine anno verranno annunciato moduli più capienti che possono essere utilizzati come storage primario. Nel 2018 arriveranno invece veri moduli di memoria in formato DIMM.