Un colpo all’hardware e uno al software: così Intel ha affrontato il CES 2010 di Las Vegas, portando agli utenti i frutti degli investimenti profusi nell’anno di crisi 2009. Le novità hardware sono ovviamente quelle principali, con tutta una serie di novità ad integrare il core business del gruppo leader del settore; le novità software sono invece un complemento, una sfida portata sui netbook ed un modo per lanciare l’amo anche in nuovi lidi.
Le novità hardware sono così riassunte dal comunicato ufficiale diramato nelle ore della presentazione:
- «I processori mainstream offrono ora la tecnologia Intel Turbo Boost, che si adatta automaticamente alle singole esigenze di prestazioni da parte degli utenti»;
- «I primi processori a 32 nanometri: la prima volta che, nella fase iniziale di un nuovo processo di produzione, Intel produce in grandi quantità un’ampia varietà di chip a prezzi mainstream. Tutto ciò grazie all’investimento di 7 miliardi di dollari effettuato l’anno scorso durante la fase di recessione economica»;
- « I processori Intel Core i5 sono circa due volte più veloci degli attuali processori per PC e offrono un’esperienza sensibilmente più veloce con i video, le foto e il download di musica»;
- «Traguardo storico: alcuni processori integrano la grafica direttamente nel chip; includono inoltre transistor con gate metallici ad alta costante k (high-k) di seconda generazione di Intel»;
- «Oltre ai netbook e ai PC desktop, questi processori sono destinati anche a sportelli bancomat, chioschi di informazioni turistiche, display digitali»;
- «Più di 10 nuovi chipset e nuovi prodotti WiFi e WiMAX 802.11n con le nuove funzionalità Intel My WiFi»;
«Per la prima volta viene presentata una nuova famiglia di processori Intel basata sulla tecnologia più evoluta del settore, disponibile immediatamente e in tutte le fasce di prezzo», commenta il General Manager dell’Intel Architecture Group Sean Maloney: «Questi processori intelligenti si adattano alle singole esigenze degli utenti, fornendo automaticamente prestazioni extra per le applicazioni di uso quotidiano. Sono talmente efficienti dal punto di vista energetico che disattivano i core di elaborazione o riducono il consumo energetico, in modo da rendere disponibili, quando sono necessarie, prestazioni elevate e, negli altri casi, efficienza energetica».
Dal punto di vista del software, invece, la novità è nel sito Intel AppUp, immediatamente disponibile online, dal quale è possibile accedere ad una sorta di App Store per piattaforma Intel Atom (ivi compresa la nuova generazione Pine Trail) con tutta una serie di applicazioni dedicate ai sistemi Windows-based. Il progetto viene indicato come una sorta di calderone che i vari vendor potranno personalizzare, creando marketplace dedicati per la propria utenza facendo leva su quella che è l’infrastruttura di base offerta da Intel.
Intel AppUp
Dell, Acer, Asus e Samsung avrebbero già concordato la propria affiliazione al marketplace Intel, con una sorta di ambizione nascosta per il futuro: se tutto andasse come previsto, il marketplace potrebbe un domani estendersi oltre i limiti del mondo netbook, abbracciando così nuove opportunità e nuovi obiettivi. E non solo per quanto concernente il mondo dei pc: «Ci piacerebbe estendere AppUp ad ogni sorta di device Intel nello spettro del computing». Parola di Paul Otellini.