Intel ha chiesto ai produttori di PC di non distribuire più le sue patch contro le gravi vulnerabilità di Spectre e Meltdown e suggerisce agli utenti di non installarle nel caso le abbiano già scaricate. Come noto, le patch rilasciate dal produttore di processori per chiudere queste vulnerabilità avevano causato dei riavvii inaspettati su alcuni PC. In origine sembrava che il problema fosse limitato ai computer dotati dei vecchi processori Broadwell e Haswell, ma in un secondo tempo è emerso che il bug affliggeva anche i PC dotati dei processori Ivy Bridge, Sandy Bridge, Skylake e Kaby Lake.
Intel, dunque, per evitare che gli utenti possano subire ulteriori disagi, ha deciso di invitare i produttori a cessare la distribuzione di queste patch. L’annuncio è stato dato da Navin Shenoy, vice presidente esecutivo della società, attraverso un comunicato ufficiale. La buona notizia è che Intel ha individuato il problema che causava i riavii inaspettati di questi PC, almeno per quanto riguarda le macchine dotate dei processori Broadwell e Haswell. Intel chiede anche un maggiore sforzo ai sui partner per testare questi nuovi correttivi e valutare se i problemi sono stati risolti per accelerare il rilascio finale delle nuove patch. Intel promette di condividere ulteriori informazioni sul rilascio di questi correttivi durante il corso della settimana.
Per quanto riguarda la risoluzione dei problemi per le altre piattaforma hardware, il produttore di processori afferma di essere attivamente al lavoro per trovare una soluzione. Navin Shenoy, infine, si scusa per i disagi ed assicura che l’azienda sta lavorando giorno e notte per risolvere tutti i problemi.
Spectre e Meltdown hanno creato un vero e proprio scompiglio nel mondo del tech. La scoperta di queste due vulnerabilità che colpiscono i processori Intel, AMD ed ARM ha costretto molti produttori ad intervenire rapidamente, forse con sin troppa fretta. Microsoft, per esempio, ha avuto problemi con le patch di Windows 10 per i processori AMD, mentre Intel sta pasticciando sin troppo tra ritardi e patch con gravi problemi.
L’auspicio è che il produttore di processori riesca a trovare la quadratura del cerchio e a risolvere tutte le problematiche in tempi rapidi.