Il chipmaker di Santa Clara sarebbe intenzionato a sviluppare una nuova interfaccia seriale PCI Express da affiancare a quelle già presenti sulle attuali schede madri. Questo perché il PCI Express x1 ha una larghezza di banda troppo limitata (500 MB/s), mentre il PCI Express x4 è sprecato per molte periferiche. Ecco dunque l’idea di creare un’interfaccia PCI Express x2.
Molti chip che sfruttano le linee PCI Express, come i controller SATA 6 Gbps e USB 3.0, necessitano di un’ampiezza di banda maggiore dei 500 MB/s (velocità teorica) offerti dal PCI Express x1. Il problema potrebbe aggravarsi con l’arrivo della piattaforma Sugar Bay (processori Ivy Bridge + chipset Panther Point) che gestirà solo 16 linee PCI Express 3.0 dalla CPU e 8 linee PCI Express 2.0 attraverso il chipset.
Intel integrerà il supporto USB 3.0 nel chipset, ma offrirà solo due porte SATA 6 Gbps. Ciò significa che i produttori di schede madri aumenteranno il numero di porte mediante controller aggiuntivi e quindi sarà necessaria una maggiore ampiezza di banda. Ecco il motivo per cui Intel avrebbe deciso di sviluppare il PCI Express 2.0 x2.
Il consorzio PCI-SIG non ha attualmente previsto il supporto per il PCI Express x2, ma l’aggiunta di due linee al chipset è una soluzione tecnica possibile, anche se ciò potrebbe incrementare la dimensione e il costo del chip.