Circa due anni fa, Intel annunciò l’uso del connettore USB Type-C per Thunderbolt 3. L’obiettivo del chipmaker di Santa Clara rimane sempre lo stesso del 2015, ovvero fare della tecnologia uno standard universale. Per questo motivo, Thunderbolt 3 verrà integrato nelle future CPU e, a partire dal prossimo anno, le specifiche del protocollo saranno disponibili gratuitamente per tutti.
Thunderbolt 3 offre una velocità di trasferimento bidirezionale di 40 Gbps, sufficiente per collegare allo stesso cavo due monitor 4K o un monitor 5K. La tecnologia supporta gli standard PCI Express 3.0, DisplayPort 1.2 e HDMI 2.0, oltre al trasferimento diretto dei dati tra due computer mediante una connessione P2P 10 Gigabit Ethernet. L’uso del connettore USB Type-C ha contribuito alla sua diffusione, soprattutto nei notebook di fascia alta. Attualmente ci sono quasi 200 computer e quasi 100 periferiche esterne con porta Thunderbolt 3. In seguito all’annuncio di Intel, il loro numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni.
L’eliminazione delle royalties porterà infatti alla riduzione dei costi produttivi e incoraggerà le aziende ad aggiungere Thunderbolt 3 ai loro dispositivi, eventualmente sfruttando chip di terze parti. L’integrazione nelle CPU Intel consentirà invece di risparmiare spazio sulle schede e ridurre i consumi. Anche AMD potrà fare lo stesso, senza pagare nulla. Microsoft ha recentemente migliorato il supporto plug&play per i dispositivi in Windows 10 Creators Update.
Qualcuno potrebbe chiedersi a cosa serve Thunderbolt 3, visto che i file vengono sempre più spesso conservati sul cloud. Intel elenca alcuni possibili scenari: dock esterni che permettono contemporaneamente di trasferire i file e caricare il notebook; salvataggio di video 4K su SSD NVMe; box esterno con GPU dedicata per il gaming; visualizzazione di contenuti a risoluzione 4K sui visori per la realtà virtuale. Thunderbolt 3 è oggi l’unica tecnologia che offre la larghezza di banda necessaria per tutte queste applicazioni.