«Intel Corporation ha annunciato la piattaforma basata sul processore Intel Atom di nuova generazione (nome in codice “Moorestown“), che sfrutta l’architettura Intel a risparmio energetico, le competenze dell’azienda nella progettazione di circuiti e transistor e tecniche esclusive di produzione». La zampata attesa, insomma: Intel si è portato avanti in quella classe di chip all’interno della quale il gruppo ancora non aveva saputo offrire la formula magica opportuna per aggredire il mercato. Con Moorestown, invece, il gruppo si dice pronto: smartphone e tablet sono ora alla portata.
«Questo insieme di tecnologie offre una notevole riduzione del consumo energetico e getta le basi per puntare ai segmenti di mercato di svariati dispositivi informatici, tra cui smartphone di fascia alta, tablet e altri prodotti palmari mobile. Il chip include i tradizionali punti di forza dei prodotti Intel: prestazioni straordinarie per l’esecuzione di un crescente numero di applicazioni multimediali e Internet, un’ampia scelta di software e la possibilità di eseguire in multitasking diverse applicazioni, tra cui video HD e videoconferenze multi-point». Intel fa capire fin da subito come non intenda arrivare sui dispositivi mobile con la sola ossessione del risparmio energetico, ma portando in dote anche capacità e performance di alto livello come valore imprescindibile per differenziare la propria offerta dal resto del mercato.
Nel comunicato stampa diramato il tutto è trasformato direttamente in cifre, in durata, in confronti: Intel sembra voler anticipare i prodotti che verranno enunciandone le principali caratteristiche e preparandosi così a sfidare il guanto della sfida lanciato dagli A4 di produzione Apple: «Nel loro insieme ed a livello di piattaforma questi nuovi chip offrono un consumo energetico decisamente inferiore, tra cui una riduzione di più di 50 volte del consumo in inattività, una riduzione di più di 20 volte del consumo del sistema audio e una riduzione di 2-3 volte negli scenari di navigazione e video rispetto al prodotto Intel della generazione precedente. Questo risparmio energetico si traduce in più di 10 giorni di durata della batteria in standby, fino a 2 giorni di riproduzione audio e 4-5 ore per navigazione e video. Queste innovazioni per il risparmio energetico, combinate a prestazioni di elaborazione 1,5-3 volte più elevate, ad una grafica 2-4 volte più avanzata, a prestazioni JavaScript oltre 4 volte superiori, al supporto per la decodifica di video full HD ad alto profilo a 1080p ed infine alla registrazione di video HD a 720p, garantiscono un’esperienza visiva ricca, del tutto simile a quella del PC, all’interno di potenti computer palmari. […] Queste funzionalità di power management, abbinate alla tecnologia Intel Burst Performance per prestazioni elevate on demand e alla modalità Intel Bus Turbo Mode per un’ampia larghezza di banda on demand, contribuiscono a offrire prestazioni ed efficienza energetica all’avanguardia per una vasta gamma di dispositivi palmari».
Ma il passaggio più importante è il seguente, poichè configura l’esatto spettro di azione tanto a livello di frequenze, quanto a livello di connettività, quanto ancora in relazione ai sistemi operativi supportati: «La nuova piattaforma supporta diverse frequenze scalabili, fino a 1,5 GHz per gli smartphone di fascia alta e fino a 1,9 GHz per i tablet e altri palmari. I chip offrono inoltre il supporto per Wi-Fi, 3G/HSPA e WiMAX, oltre che per un’ampia gamma di sistemi operativi, tra cui Android, Meego e Moblin».
I prossimi tablet nascono di qui. I prossimi smartphone nascono di qui. Le prossime tv multimediali nascono di qui. Intel ha presentato la propria offerta ed attende ora che il mercato si metta in moto per svilupparvi attorno l’ecosistema software necessario per giungere agli utenti in qualità di valida alternativa ai progetti di Cupertino.