Intel vs nVidia: lo scontro continua anche sui netbook

Intel vs nVidia: lo scontro continua anche sui netbook

È ormai chiaro a tutti che negli ultimi mesi la concorrenza tra i produttori si svolge più nei tribunali che sul mercato. Dopo Apple contro Psystar e Psion contro Intel, è lo scontro tra Intel e nVidia a tenere banco in questi giorni.

nVidia, prima dell’uscita dei processori Core i7, poteva sviluppare chipset per piattaforme Intel. Quest’ultima però, verso la fine di febbraio, ha fatto causa a nVidia per impedirle di realizzare chipset per CPU con controller di memoria integrato.

Secondo nVidia, una delle ragioni che hanno spinto Intel a comportarsi in questo modo, è la paura di perdere il monopolio nel settore dei PC e dei netbook, dopo la presentazione della piattaforma Ion e il probabile futuro spostamento del cuore del PC dalla CPU alla GPU.

Intel è anche famosa per le sue pratiche commerciali non proprio pulite. Basti ricordare quando “consigliava” ai produttori di installare le sue CPU invece di quelle della rivale AMD. Un documento intitolato “nVidia Ion Competitive Position Guide“, diffuso dalla stessa Intel, sembra testimoniare la continuazione di questa strategia di marketing.

Secondo l’azienda di Santa Clara, il chipset 9400M su cui si basa la piattaforma Ion, sarebbe vecchio perché nato per sistemi notebook e desktop, costoso e dai consumi elevati. Inoltre, la decodifica di flussi video in alta definizione, è una caratteristica che verrà agggiunta nel chipset GN40. In conclusione, Ion non offre nessun vantaggio in più rispetto alla piattaforma Atom.

nVidia risponde alla affermazioni di Intel, confermando il supporto di Ion da parte degli OEM e di Microsoft; inoltre, sebbene i consumi siano leggermente superiori, le prestazioni grafiche del chipset 9400M sono dieci volte maggiori di quelle del chipset 945GSE. Nemmeno la prossima piattaforma Atom (Pineview) sarà in grado di battere Ion, mentre Ion 2 aggiungerà il supporto ai processori Intel Celeron, Pentium, Core 2 Duo e VIA Nano.

Lo scontro si sposterà dunque sul mercato e finalmente vedremo chi avrà ragione.

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