Creare mondi virtuali attualmente è molto dispendioso, sia in termini di forza lavoro che di creatività. All’ultimo blockbuster nel campo dei videogiochi, Red Dead Redemption 2, ci hanno lavorato circa 1000 sviluppatori per 8 anni. Un gioco carico di dettagli, creati e poi renderizzati in grafica 3D, un lavoro che richiede molto tempo. Un nuovo software avanzato di intelligenza artificiale invece promette di creare al volo scene virtuali molto realistiche senza l’utilizzo di nessun motore grafico.
Sviluppato da Nvidia, questo software non renderà la vita più facile solo agli sviluppatori di videogiochi, ma potrebbe anche essere utilizzato per auto-generare ambienti per la realtà virtuale o far impratichire le auto a guida autonoma o robot su strade, appunto virtuali, ma prese dalla realtà.
“Possiamo creare nuovi schizzi e renderizzarli. Stiamo insegnando al modello di IA come creare ambienti basati su video reali”; ha detto Bryan Cantazaro, vice president of applied deep learning presso Nvidia. Insomma si dà in pasto un video reale delle strade di New York all’IA e questa trasforma il tutto il forme tridimensionali, con texture ed effetti di luce. I ricercatori di Nvidia hanno usato un sistema standard di machine learning per identificare oggetti differenti nella scena: automobili, alberi, costruzioni.
Usando il cosiddetto “generative adversarial network”o GAN, che renderebbe l’IA “creativa”, hanno insegnato al computer riempire il contorno degli oggetti identificati con immagini 3D realistiche. Il risultato è impressionante, anche se chiaramente va ancora ottimizzato e perfezionato. L’obiettivo finale sarebbe quello di velocizzare il processo di rendering usando l’intelligenza artificiale.
L’algoritmo di Nvidia in realtà è solo l’ultimo degli esperimenti che coinvolgono GAN, inventato da un ricercatore di Google pochi anni fa ed emerso come strumento per renderizzare in qualche caso anche filmati alquanto strani. Un trend che promette di rivoluzionare la computer grafica e gli effetti speciali, ma anche essere pericolosa nelle mani sbagliate: “questa tecnologia potrebbe essere usata per molti scopi”, conclude Cantazaro, come ad esempio falsificare la realtà.