Le famose tre leggi della robotica di Isaac Asimov sono le regole che un robot dovrebbe rispettare per garantire una convivenza pacifica tra esseri umani e macchine. Si tratta quindi di un codice etico che lo scrittore ha utilizzato nei suoi racconti, ma che difficilmente sarebbe valido nel mondo reale. Il CEO di Microsoft, Satya Nadella, suggerisce invece alcuni principi che dovrebbero essere rispettati dai progettisti di sistemi IA.
I più noti progetti di intelligenza artificiale (o meglio machine learning) sono oggi gli assistenti digitali personali, ovvero Cortana, Siri e Alexa. Invece di parlare di un ipotetico futuro in cui avverrà lo scontro tra macchine e uomini, Nadella ritiene più costruttivo discutere sugli aspetti sociali dell’intelligenza artificiale. Cynthia Breazeal del MIT Media Lab afferma che bisogna esplorare anche un approccio più umanistico, se gli esseri umani vogliono lavorare insieme ai robot. Per questo motivo, il CEO di Microsoft ha elencato i sei principi sui quali è necessario aprire un dibattito:
- La IA deve essere progettata per assistere l’umanità. Costruiremo più macchine per eseguire lavori pericolosi, ma dobbiamo rispettare l’autonomia umana.
- La IA deve essere trasparente. Dovremo essere consapevoli di come funziona la tecnologia. Non vogliamo solo macchine intelligenti, ma macchine intellegibili. Le persone devono comprendere come la tecnologia vede e analizza il mondo.
- La IA deve massimizzare l’efficienza, senza distruggere la dignità delle persone. Abbiamo bisogno di un ampio, profondo e diversificato coinvolgimento delle popolazioni nella progettazione di questi sistemi.
- La IA deve essere progettata per la privacy intelligente. Protezioni sofisticate che mantengono al sicuro le informazioni delle persone.
- La IA deve avere una responsabilità. Gli esseri umani devono poter rimediare ai danni non intenzionali. Dobbiamo progettare queste tecnologie per l’atteso e l’imprevisto.
- La IA deve evitare le distorsioni. Deve essere garantita una ricerca corretta e rappresentativa, in modo che le euristiche sbagliate non possano essere utilizzate per discriminare le persone.
Con il terzo principio, Nadella cerca di rispondere ad una domanda molto ricorrente negli ultimi anni: cosa succede quando un robot “ruba” il lavoro agli esseri umani? Il CEO afferma che, nel corso della storia, i sostituti del lavoro umano hanno sempre reso più ricchi i lavoratori, ma allo stesso tempo suggerisce agli ingegneri di progettare solo macchine che integrano e non sostituiscono il lavoro umano.