A gennaio 2013 le reti LTE degli operatori telefoni potranno utilizzare anche la banda degli 800 MHz, finora occupata dai canali 61-69 del segnale televisivo e liberati in seguito al passaggio alle trasmissioni in digitale terrestre. Adiconsum aveva evidenziato il problema delle interferenze che nasceranno sicuramente con l’attivazione della nuova frequenza. I canali TV potrebbero essere oscurati dal segnale 4G, obbligando gli utenti all’installazione di appositi filtri. In base alle ultime notizie, il costo dell’adeguamento degli impianti dovrebbe essere a carico di TIM, Vodafone e 3 Italia.
Il tavolo tecnico istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) è al lavoro per studiare una soluzione che comporti meno disagi ai cittadini. In base ai dati elaborati dal MISE, le interferenze dovute all’attivazione della banda degli 800 MHz interesseranno circa 700.000 abitazioni.
Una sperimentazione effettuata a San Benedetto del Tronto ha permesso di individuare due tipologie di problemi: l’oscuramento di tutti i canali, dovuto alla vicinanza della antenne LTE alle antenne per la ricezione del segnale DTT, e l’interferenza “da canale adiacente” sui canali 60 UHF e inferiori.
Il Ministro Corrado Passera ha dichiarato che sono allo studio «provvedimenti normativi idonei a definire le modalità con cui gli operatori di telecomunicazioni dovranno intervenire sugli impianti per la ricezione televisiva domestica ripartendo i relativi oneri». Mario Frullone, direttore delle ricerche della Fondazione Ugo Bordoni, ha aggiunto che «gli operatori hanno già dato la propria disponibilità a farsi carico degli oneri».
Il Governo attiverà un call center al quale potranno rivolgersi i cittadini che hanno rilevato problemi di ricezione. I tecnici di uno degli operatori telefonici si recherà presso l’abitazione dell’utente e installerà gratuitamente i filtri per ripristinare il segnale televisivo.