Google Books trova un nuovo ostacolo sulla propria strada. Il progetto che dovrebbe portare la conoscenza di milioni di libri all’interno dei server Google, infatti, potrebbe impattare nelle denunce provenienti da un rivale quale Internet Archive, secondo cui il modo di procedere di Google avrebbe creato un vero e proprio monopolio che le istituzioni dovrebbero combattere tanto dal punto di vista giurisprudenziale quanto dal punto di vista legislativo.
L’accusa di Internet Archive verte sul fatto che Google, scannerizzando i libri e poi chiedendo un accordo per poter mettere a disposizione online (in vendita) i libri “orfani” il cui copyright non è più riconosciuto ad alcun autore, crea attorno al proprio servizio una condizione di monopolio de facto che lascia il gruppo libero di agire con eccessiva libertà. La rivalità tra le parti è duplice: non soltanto Internet Archive opera, al pari di Google Books, con la scannerizzazione metodica dei libri per poterne ricreare una versione digitale, ma il gruppo è stato altresì spalleggiato in passato da Microsoft (primo rivale di Google) prima che il gruppo di Redmond abbandonasse ogni velleità sul ramo. Microsoft non sarebbe comunque coinvolta nel caso specifico.
L’intervento della Internet Archive prende la forma di una richiesta di poter sedere dalla parte dell’accusa nella vertenza che vede The Authors Guild sfidare Google. Una apposita lettera indirizzata al giudice Dennis Chin è stata depositata a firma dello studio legale incaricato Arnold & Porter:
La tesi portata avanti indica nel modo d’operare di Google il tentativo di creare una sorta di monopolio su parte del capitale editoriale presente nelle biblioteche, di fronte al quale la concorrenza non potrà agire rischiando denunce economicamente molto pericolose. Secondo Internet Archive, insomma, sarebbe in pericolo la loro attività di digitalizzazione dei libri, che Google metterebbe in difficoltà al cospetto delle proposte provenienti da Mountain View.
L’azione di accordo di Google creerebbe insomma una sorta di barriera all’ingresso tale da limitare l’entrata sul mercato di nuovi attori. Internet Archive chiede pertanto un intervento dell’Antitrust, così che le differenze di trattamento possano essere appianate ed il tutto possa tornare in un regime di normale concorrenza. Trattasi soltanto di una delle tante proteste che stanno piovendo sulla proposta di accordo formulata da Google: ogni opinione di questo stampo dovrà essere formalizzata entro il 5 Maggio, dopodiché il caso verrà ufficialmente passato al vaglio dalle istituzioni deputate al fine di valutare eventuali problematiche reali correlate a violazioni di copyright o di normative antitrust.