Roma, 26 ottobre 2010. In un solo giorno, presso la Sala del Tempio di Adriano in Piazza di Pietra, si riuniranno tutti coloro i quali possono con le proprie decisioni stabilire i destini della rete italiana. L’evento prende il nome “Internet chiama Italia 2010” ed è organizzato dall’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP). Mai come quest’anno l’evento sarà al centro dell’attenzione per quel che rappresenta in questo preciso momento.
«L’evento è il punto di riferimento per tutti coloro che vogliono approfondire lo stato dell’arte della Rete di accesso in fibra ottica (NGAN) in Italia legata all’evoluzione delle nuove tecnologie e della regolamentazione. Un momento unico per confrontarsi con i maggiori player del mercato e incontrare le aziende associate ad AIIP che sperimentano concretamente le soluzioni più innovative». Chi intende partecipare può iscriversi sul sito ufficiale.
La giornata inizierà alle ore 9.35 con l’introduzione di Paolo Nuti, presidente AIIP. Alle 10 si parlerà di Agenda Digitale, mentre alle 10.30 i microfoni saranno per Nicola D’Angelo, Commissario AGCom, ed il dibattito inizierà pertanto ad entrare nel vivo.
Dopo il break delle 10.30 il momento clou della giornata: una tavola rotonda con la presenza (da confermare) di Franco Bernabé (Telecom Italia), Paolo Bertoluzzo (Vodafone Italia), Luigi Gubitosi (Wind), Renato Soru (Tiscali Italia) e Francesco Caio (il consulente dal cui rapporto ha preso piede l’attuale ipotesi di NGN). Alle 12.30 sarà la volta del Ministro dello Sviluppo Economico Paolo Romani. Durante la giornata si susseguiranno ulteriori speech con la pressione di Joy Marino (presidente Mix), Giovanni Calabrò (AGCom), Stefano Quintarelli (Eximia) e Marco Pancini (Google Italia).
Spiega AIIP nell’annunciare l’evento: «Riunire tutti gli Internet Provider italiani, insieme ai principali operatori di telefonia mobile, le autorità garanti e le istituzioni, per una tavola rotonda su un argomento complesso, è l’obiettivo del primo Convegno AIIP. Il convegno del 26 ottobre sarà dunque l’opportunità per tutti gli attori coinvolti per discutere di ottimizzazione degli investimenti, senza trascurare l’apporto decisivo che in certi casi ha avuto il wireless non licenziato nel risolvere i problemi di connettività nelle aree ancora non coperte da Internet».