Un nuovo obiettivo è stato raggiunto: Internet ha superato quota 100 milioni di siti web e secondo le rilevazioni Netcraft al 1° Novembre si sarebbe a quota 101.435.253. Il dato è particolarmente indicativo soprattutto alla luce di quella che è la crescita tendenziale negli anni: 1 milione i siti web nel 1997, 10 milioni nel 2000, 30 milioni nel 2001, 40 milioni nel 2003, 50 milioni nel Maggio del 2004.
Grafico Netcraft, superata quota 100 mln
La crescita del World Wide Web avrebbe subito una forte accelerazione negli ultimi mesi (27.4 milioni di siti web in più solo nel 2006) soprattutto a seguito dell’esplosione del fenomeno blogging. Netcraft suggerisce infine il fatto oltre il 60% dei siti giri su Apache mentre a Microsoft resta una fetta del 30% circa.
Commenta Vittorio Zucconi per La Repubblica, in riferimento alla maturazione del primo nucleo di pochi migliaia di url che costituivano la prima rete originaria: «quel www, appunto l’acronimo di World Wide Web, rete mondiale, che fu tessuto dai geni del Cern europeo sui rami di Internet costruita dagli americani inizialmente con intenzioni militari, parve all’inizio uno strumento perfetto per lo scambio di dati fra università e laboratori di ricerca, così come i torchi di Gutenberg parvero gli attrezzi ideali per diffondere la parola del Signore. Ma non servì molto tempo perchè venditori e spacciatori, propagandisti e magnaccia, artisti e truffatori, capissero quale formidabile universo si fosse spalancato. E la città invisibile raggiungesse i 100 milioni di “url” come si dice nel gergo tecnico, di indirizzi, metà dei quali, 54 milioni, sono negli Usa e il resto sparpagliati in Europa, fra Germania, Regno Unito, Francia e, pateticamente lontana, l’Italia».
Alla luce di codesti dati di crescita non stupisce il fatto che, come suggerito dalla BBC, un “big” del web come Google inizi ad insidiare addirittura la leadership pluridecennale del medium televisivo. Ovviamente, anche e soprattutto in questo contesto, con l’Italia ancora una volta «pateticamente lontana.