Internet Explorer 9 è la vittoria di Firefox. Mozilla è il nome che ha permesso al mondo dei browser di non cedere al monopolio, ha portato avanti una battaglia quasi senza speranza ed ha saputo imporre il proprio nome a colpi di innovazione, qualità e coraggio. Firefox è un simbolo, è il “Davide” che ha sfidato il gigante ed ha vinto la propria battaglia. IE9 è la dimostrazione che quella battaglia è stata vinta e che il colosso IE6 (con la sua discendenza IE7) è crollato: Microsoft ha dovuto andare oltre, seguendo le orme di chi ha saputo far bene in questi anni, per sperare di riconquistare l’impero che fu.
Internet Explorer 9 è la vittoria di Google. Chrome, del resto, è nato anzitutto per stimolare un intero settore dimostrando che la velocità e le performance dei vecchi browser potevano in breve tempo diventare preistoria se solo qualcuno avesse spinto davvero sull’acceleratore. Chrome è servito a questo: ad imporre il cambiamento, e con esso una intera filosofia. I browser di nuova generazione sono la nuova via d’accesso alle applicazioni online, aggiungendo così un nuovo motivo di concorrenza tra software e servizi. IE9 è la dimostrazione che quella battaglia è stata vinta e che un nuovo modo di concepire la rete è possibile. In questa dimensione Google sa di poter dire la propria e con il proprio impegno nel cloud si prepara a rilanciare la sfida contro Redmond.
Internet Explorer 9 è la vittoria di Microsoft. Il nuovo browser suggerisce l’idea di una vera trasformazione, del baccello che si schiude per offrire le ali ad un gruppo che sembrava sempre più goffo ed immobilizzato. La crisalide vuol diventar farfalla e per questo motivo il richiamo al “beauty” appare del tutto azzeccato. IE9 è il passo che Microsoft doveva compiere e le prime recensioni non ne premiano soltanto il coraggio, ma anche la qualità. Un punto di partenza, ma un inizio sicuramente promettente. Il recupero è stato prodigioso, ed ora inizia la battaglia vera: il browser è il terreno sul quale verranno scritte le regole per le applicazioni online, dunque è un terreno che tutti vorranno controllare e plasmare.
Internet Explorer è la vittoria della Commissione Europea. Impossibile non dare a Viviane Reding (colei la quale oggi ha cambiato ruolo e si trova invischiata in una strenua battaglia a Sarkozy per questioni di immigrazione) un merito specifico in tal senso. L’antitrust europea ha imposto il Choice Screen ed ha spiegato al mondo che l’accesso al mercato deve essere paritario per tutti gli attori. La concorrenza deve essere garantita perchè è una linfa vitale irrinunciabile. IE9 è la logica conseguenza a queste imposizioni, è l’evoluzione di un browser costretto a lottare per sopravvivere. Così come sul mercato dovrebbe sempre essere.
Internet Explorer 9 è la vittoria degli utenti. Soprattutto degli utenti. Mai come oggi c’è stata una scelta tanto varia e tanto qualitativa, tanto composita e tanto libera. Un Choice Screen che libera il sistema operativo dal browser, una quantità di offerte mai vista prima, una qualità di sviluppo sempre più eccelsa, una velocità di innovazione sicuramente imprevedibile solo pochi anni fa.
Internet Explorer 9 è la vittoria di tutti. Ma è una vittoria in beta release. Una vittoria da godere, ma da monitorare, affinché tutti possano far tesoro degli errori del passato. La guerra dei browser è una guerra che non deve vedere vinti né vincitori: è l’unica guerra positiva di per sé.
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