Internet Explorer potrebbe presto perdere la sua leadership sul mercato coreano. Il candidato indipendente alle elezioni presidenziali della Corea del Sud, Ahn Cheol-soo, ha dichiarato che in caso di vittoria cancellerà la norma che obbliga gli utenti ad utilizzare un anacronistico standard di crittografia sviluppato dal Governo, compatibile esclusivamente con il browser di casa Microsoft. La tecnologia SEED è obbligatoria dal 1990 per tutte le transazioni online.
Da oltre 20 anni, per garantire la sicurezza dei cittadini, la Corea del Sud ha adottato lo standard basato sulla crittografia SSL a 128 bit. Ogni transazione elettronica richiede un certificato digitale fornito dal sito con il quale l’utente interagisce, sia esso un portale di e-commerce o una piattaforma di home banking. Questo certificato viene distribuito sotto forma di plugin ActiveX che, come è noto, funziona solo su Internet Explorer.
Anche se dal 2010 non è più obbligatorio, SEED è ancora ampiamente diffuso in quanto il processo di approvazione delle alternative da parte del Governo è molto complesso e rigoroso. Risultato: il market share attuale di Internet Explorer in Corea del Sud è del 75%, mentre il principale concorrente (Chrome) ha una quota di mercato del 17%. Il browser Microsoft in Europa possiede solo il 26% di share, secondo i dati di StatCounter.
Ahn Cheol-soo è il fondatore della Ahn Lab, un’azienda che sviluppa antivirus, quindi si tratta di una persona che conosce molto bene i problemi di sicurezza. La prossima settimana svelerà i suoi piani per porre fine all’isolamento internazionale dell’industria IT coreana, per troppi anni obbligata ad utilizzare ActiveX, una tecnologia ormai abbandonata anche dalla stessa Microsoft con la versione Metro di Internet Explorer 10 integrata in Windows 8.