Emulando le mosse del concorrente Google Chrome, Microsoft ha annunciato che a partire da gennaio l’aggiornamento alle nuove versioni del browser Internet Explorer avverrà in maniera automatica.
Dal prossimo anno dunque spariranno tutte le vecchie versioni, a cominciare dal famigerato Internet Explorer 6, in favore di quelle nuove, grazie a un auto-update che aggiornerà il programma senza che l’utenza se ne accorga.
In parole povere, gli utenti Windows XP ancora con Internet Explorer 6 e 7 passeranno direttamente ad Internet Explorer 8. Chi usa Windows Vista godrà invece dell’upgrade ad Internet Explorer 9 (non disponibile su Windows XP). Microsoft specifica che si comincerà da Brasile e Australia, due paesi dove sono ancora diffuse maggiormente le vecchie versioni del browser, per poi estendere la novità a livello internazionale. Ed è una novità di sicura importanza poiché andrà a trainare in modo automatico l’utenza verso nuove versioni del browser di Redmond, assicurando prestazioni e sicurezza di nuova generazione con vantaggi indubbi per tutti coloro i quali per inerzia o per disinformazione rimanevano arroccati a vecchie release.
Redmond tuttavia specifica di non voler forzare l’utente e per questo annuncia un kit di blocco per l’update automatico ai client dotati di Internet Explorer 8 e 9, che possono così decidere di restare con questa determinata versione senza dover necessariamente passare alla successiva. Inoltre, le future versioni del browser comprenderanno un’opzione che permetterà di disattivare l’auto-update, offrendo così tale possibilità a chi con consapevolezza sceglie di fermarsi su di una specifica release.
Il piano rientra in una strategia atta a riportare Internet Explorer in alto. Il browser targato Microsoft è ormai calato per diffusione sotto il 50% ed è ormai noto il fatto che siano i browser aggiornati con più frequenza a garantire per certi versi una sicurezza maggiore e quindi altrettanta fiducia da parte dei consumatori. Un lavoro specifico andrà invece fatto nel mondo business, ove l’aggiornamento automatico potrebbe generare problemi, ma dove Microsoft ha tutta l’esperienza necessaria per muoversi con le necessarie cautele senza scontrarsi con le necessità degli amministratori di sistema.