La fine di un’epoca. Questo potrebbe essere il titolo di quanto accaduto ad ottobre ad Internet Explorer, il browser di casa Microsoft che, per la prima volta nell’ultimo decennio, è sceso al di sotto del 50% delle quote di mercato.
Sebbene IE sia ancora il browser di riferimento tra i PC desktop con il 52,63%, va ricordato che questo mercato rappresenta il 94% del totale. Rimangono, quindi, 6 punti percentuali che rappresentano il traffico proveniente da smartphone e tablet, ovvero mercati emergenti in cui IE non è ben rappresentato.
Il totale delle quote di IE, quindi, si ferma al 49,58%: una cifra molto bassa se paragonata al 95% che lo stesso browser raggiungeva nel 2004, quando è iniziata la sua costante discesa. Chi continua la sua ascesa, invece, è il gruppo costituito da Firefox, Chrome e Safari, quest’ultimo accreditato di una crescita interessante, grazie anche alla sua presenza sui dispositivi portatili Apple (iPhone e iPad).
Proprio il settore dei dispositivi mobile rappresenta il tallone d’Achille di Internet Explorer. La mancanza di un prodotto di punta si fa sentire, mentre gli smartphone con Windows Phone sono ancora poco diffusi per incidere sul mercato.