A distanza di una settimana dall’inizio della quinta edizione di Internet Festival, è giunto il momento di fare il punto su quanto accaduto a Pisa. E le note positive sono molte. Il Festival ha infatti confermato ancora una volta la propria natura di evento focalizzato sul contenuto, quattro giorni di bulimia informativa che ha riversato fiumi di stimoli sui partecipanti. Era quasi stridente il contrasto tra l’adrenalina del Ponte di Mezzo e il placido scorrere dell’Arno al di sotto: al ritmo naturale del fiume si è contrapposto il ritmo digitale di una manifestazione che ha ancora una volta messo a segno il tutto esaurito dimostrando che si può crescere anche senza compromesso alcuno sulla qualità
L’edizione 2015 di Internet Festival è stata l’edizione della Leopolda e della Cittadella Galileiana, del Cinema Teatro Lux e del Teatro Sant’Andrea: spettacoli teatrali e hackaton, pitch e panel, presentazioni di libri e sviluppo di videogame, il tutto intessuto attorno al tema centrale dello “spazio“. L’intuizione si è dimostrata valida: l’incedere della rivoluzione digitale ha messo a dura prova il concetto di “spazio” per come lo si è inteso nei secoli e oggi la parola stessa significa qualcosa di profondamente differente. Tanto che l’edizione 2015 del Festival sembra quasi essere una potenziale evoluzione verso una ipotetica edizione 2016 focalizzata sul “tempo” (che la cosa valga a consiglio e spunto degli organizzatori, già al lavoro sul prossimo cantiere): lo spazio, una volta liberato dai vincoli della fisicità, viene ad accostarsi – fino a soprapporvisi – al concetto di “spazio temporale”, come se spazio e tempo fossero le ultime dimensioni dell’esistenza. E in lineare continuità. Al termine dell’edizione appena conclusa, quindi, i puntini sono rimasti sospensivi: c’è ancora molto da dire a proposito dello spazio, purché si possa andare oltre e lo si possa intendere come fase temporale, percorso cronologico, limite prezioso. Agli organizzatori il compito di cogliere questa sfumatura, emersa in molti dei panel, per valutare se farne pietra angolare per l’edizione 2016.
42mila i dispositivi mobili collegati alla rete wi-fi allestita da DevItalia dove sono transitati tre Terabyte di dati per oltre 18mila utenti connessi.
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Migliaia di discussioni raccolte attorno all’hashtag #IF2015, migliaia di pensieri in digitale che dalle vie di Pisa hanno preso la strada di server la cui dislocazione spaziale non è spesso nota: lo spazio si è fatto evaniscente proprio laddove il pensiero si è fatto cosa concreta, chiudendo il cerchio di una manifestazione che si fa pilastro sia del movimento degli innovatori in Italia, sia della candidatura di Pisa a città italiana della cultura.
A distanza di una settimana dall’inizio della quinta edizione di Internet Festival, quindi, è giunto il momento di aprire il cantiere per l’edizione 2016.
IF2015 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del CNR, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. Il direttore del Festival è Claudio Giua, che è anche presidente di Fondazione Sistema Toscana. Il coordinamento è affidato ad Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana. Anna Vaccarelli (IIT-CNR) e Gianluigi Ferrari (Università di Pisa) coordinano rispettivamente i comitati esecutivo e scientifico.
Webnews all’Internet Festival 2015
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