Banda larga e l’importanza delle TLC nella crescita economica di un Paese moderno, l’Agenda Digitale italiana, Internet come diritto universale e molti altri temi di analoga importanza saranno i fulcri dell’Internet Governance Forum 2011 che si sta svolgendo in questi giorni nella città di Trento. In altri termini si parlerà di quello che è stato fatto e di quello che si dovrà fare per portare la vera innovazione digitale nel nostro Paese. In particolare si è puntato il dito sui temi dell’Agenda Digitale che aveva lo scopo di incalzare il Governo nell’investire nelle TLC.
Tra i firmatari dell’Agenda Digitale italiana i maggiori provider nostrani oltre che le principale aziende high tech del settore, oggi presenti anche all’Internet Governance Forum di Trento.
Proprio loro nella prima giornata di lavori hanno spiegato come abbiano tentato di sensibilizzare il Governo sui temi delle infrastrutture digitali, sulla banda larga e sull’alfabetizzazione informatica e che però a parte il modesto interesse e attenzione di alcuni Ministri, oltre non si è andati. In breve si è parlato molto, ma poi non se ne è fatto nulla.
Ma l’aspetto ancora più grave di tutto, non è solo il disinteresse della politica ai temi della banda larga, ma che i politici nostrani si chiedono ancora se investire nelle TLC sia giusto oppure no quando invece tutti gli altri Paesi Europei non solo lo fanno, ma considerano gli investimenti sulla banda larga come il principale motore di traino per uscire dalla crisi economica.
Insomma la rete è un mare di opportunità che l’Italia non riesce a sfruttare e questo è male perché rischiamo con questo andazzo di rimanere ai margini delle grandi potenze economiche che invece sfrutteranno al massimo tutte le potenzialità che internet offrirà loro.